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Tirreno-In sciopero 6 docenti su 10

In sciopero 6 docenti su 10 Scuola, sindacati contro il blocco delle assunzioni ...

16/11/2004
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Il Tirreno

In sciopero 6 docenti su 10
Scuola, sindacati contro il blocco delle assunzioni


MONTECATINI. Sono oltre il 60% gli insegnanti della provincia di Pistoia che ieri, in occasione dello sciopero programmato nel settore scuola, non si sono presentati in aula. Lo stesso dato provvisorio è stato riscontrato in Valdinievole. Che ha partecipato con una folta delegazione anche alla manifestazione organizzata ieri a Roma in piazza Navona dai sindacati scuola per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, la riforma Moratti e gli annunciati tagli agli organici.
Dalla provincia sono partiti due pullman, su iniziativa congiunta di Cgil e Cisl. Ed erano molti i docenti provenienti dagli istituti di ogni ordine e grado dei comuni della Valdinievole.
Le cifre definitive dell'adesione allo sciopero verranno comunicate oggi. "Siamo soddisfatti - commenta Enzo Filosa, segretario provinciale di Cgil Scuola - e la nostra impressione, in base alle proiezioni raccolte, è che in realtà la quota degli astenuti dall'attività di docenza nella nostra provincia sia di gran lunga superiore al 60%. Prima di pronunciarci, però, vogliamo esserne certi".
Con Filosa a Roma c'era anche la segretaria di Cisl Scuola, Maria Cristina Zini. "Siamo seriamente preoccupati - prosegue Filosa - per la situazione provinciale che rispecchia ovviamente quanto sta avvenendo a livello nazionale. Soprattutto siamo in allarme - prosegue il segretario di Cgil - perché, nonostante tutto, la riforma va avanti a dispetto della qualità dell'istruzione. Resta questo, al di là del dato contrattuale, il timore maggiore. Anche in Valdinievole, come un po' ovunque, si rischia un forte ridimensionamento dell'organico. Difficile, per ora, fare delle previsioni per quanto riguarda i numeri. Di sicuro l'obiettivo del governo è congelare il turn-over delle assunzioni. Il personale, sia Ata che docente, che nei prossimi due anni raggiungerà i requisiti per il pensionamento. L'intenzione dell'esecutivo è non sostituirli. Non solo: anche nella nostra zona sono previsti ulteriori accorpamenti di istituti di ogni ordine e grado".