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Tirreno-Va difesa la qualità della scuola

Va difesa la qualità della scuola Direttori e docenti contestano l'ipotesi di chiudere 17 istituti di Alessandro Bedini LUCCA. "E' indispensabile salvaguardare la qualità della scuola pubbli...

01/09/2002
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Il Tirreno

Va difesa la qualità della scuola
Direttori e docenti contestano
l'ipotesi di chiudere 17 istituti

di Alessandro Bedini

LUCCA. "E' indispensabile salvaguardare la qualità della scuola pubblica dopo la divulgazione dell'elenco dei 17 istituti a rischio in provincia". Lo affermano alcuni insegnanti dopo che il Ministero ha reso nota una lista di scuole nelle quali il rapporto docenti-alunni sarebbe troppo basso.
Il tetto fissato è di 9,5 alunni per docente ma in 17 scuole lucchesi, 458 in tutta la Toscana, tale rapporto non sarebbe rispettato. Cosa significa questo? Che le scuole in oggetto dovranno chiudere? "Niente affatto - affermano al sindacato Snals - si tratta di una statistica che pone una serie di problemi relativamente alle proposte di riforma e al prossimo rinnovo del contratto. Siamo convinti che nessuna scuola chiuderà. L'indicazione del Ministero sul rapporto docenti-alunni fa parte di un documento più ampio, 33 pagine, che da Roma è stato inviato a tutte le organizzazioni sindacali e che dovrà essere discusso".
Dunque falso allarme, specialmente per il prossimo anno scolastico, il cui inizio è già abbastanza funestato dalla mancata immissione in ruolo dei precari in attesa da anni, dalla bocciatura del Tar del Lazio dei criteri con cui la Moratti ha stilato le graduatorie dei supplenti temporanei, e, non ultimo, dal mancato rinnovo del contratto. Nella "lista nera" delle scuole con pochi alunni e molti docenti, la parte del leone spetta agli istituti tecnici. Qui le materie sono molte e inoltre ci sono gli insegnanti addetti ai laboratori, com'è normale che sia. E' dunque logico che il rapporto alunni-docenti sia più basso rispetto, ad esempio, a un liceo dove le materie d'insegnamento sono di meno e dove anche gli insegnanti sono in numero minore. Sembrerebbe l'uovo di colombo, ma non per il Ministero. Per le elementari e le medie inferiori il discorso è diverso. Nei piccoli centri il numero degli alunni è basso ma ciò non vuol dire che si possano sopprimere questi plessi scolastici.
"Sarebbe un vero disastro per tutti - afferma un direttore didattico -. Il solo fatto che sia stato compilato un elenco simile crea preoccupazione. A cosa potrebbe servire infatti se non a produrre tagli, con ricadute negative su insegnanti, alunni e famiglie?". La soluzione, se così possiamo chiamarla, potrebbe essere la riduzione del numero di materie negli istituti tecnici, la riduzione del numero di ore per alcune materie, oppure l'aumento del numero di alunni per classe. Tutte e tre queste ipotesi vengono però drasticamente bocciate dai sindacati. Per adesso insomma nessun rischio, ma i prossimi mesi si preannunciano molto caldi.
Ecco l'elenco delle scuole a rischio in provincia di Lucca: istituto comprensivo di Camporgiano; ist. d'arte "Stagi" di Pietrasanta; ist. comprensivo di Pescaglia; ist. compr. "Martiri di Sant'Anna" (Stazzema); ist. compr. "La Vigna" (Castiglione Garfagnana); ist. compr. di Gallicano; ist. compr. di Piazza al Serchio; Iti Fermi Lucca; Ipsia Giorgi Lucca; ist. tecn. Nottolini Lucca; ist. nautico "Artiglio" Viareggio; Ist. Compr. di Coreglia; ist. sup. "Simoni" di Castelnuovo; Itc "Campedelli" di Castelnuovo; Itc "Carrara" Lucca; Itc "Piaggia" Viareggio; Iti "Galilei" Viareggio.