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Tribuna di Treviso: Scuola, precari in sciopero della fame

La finanziaria prevede l’inquadramento di uno su quattro, domani l’assemblea provinciale di bidelli, amministrativi e tecnici scolastici

25/10/2006
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La Tribuna di Treviso

Nella Marca oltre mille lavoratori senza certezze: «E’ uno scandalo

Nella Marca sono quasi milleduecento. I precari non docenti del mondo della scuola hanno letto la Finanziaria e hanno deciso di mobilitarsi. E domani pomeriggio si riuniranno all’istituto Mazzotti per decidere le forme di lotta. La più probabile è una giornata di sciopero della fame, venerdì, per sollevare anche il loro problema. «Nella legge finanziaria è previsto l’inquadramento di un precario su quattro - si infiamma Pino Morgante, di Uil scuola -: non è possibile prendere ulteriormente in giro queste persone. Nella stessa finanziaria è prevista invece l’immissione in ruolo di ben 150 mila docenti, quando i precari in quel settore sono 120 mila. Si usano dunque due pesi e due misure?»

E domani pomeriggio, dunque, assemblea di tutti i lavoratori precari non docenti della scuola. Scontata la decisione di mobilitarsi. «Ma le forme le decideremo insieme» aggiunge Morgante.

Nel mondo della scuola è ormai consuetudine che il precariato viva una situazione di incertezza. In Italia le situazioni di questo genere sono 120 mila tra i docenti e 80 mila tra i non docenti.

Persone che svolgono regolarmente il loro lavoro, che vengono assunte il primo settembre di ogni anno e licenziate il 31 agosto dell’anno successivo.

«Per queste persone è impossibile semplicemente contrarre un mutuo per la casa - sottolinea Pino Morgante - hanno meno diritti dei lavoratori a tempo indeterminato. Sono svantaggiati nella parte contributiva, nella parte della malattia, nella prospettiva stessa del loro lavoro. Adesso è arrivato il momento di dire basta».

Così, nella Finanziaria è stato inserito un comma per «sistemare» 150 mila docenti («Ma in Italia sono 120 mila i precari» si arrabbia Morgante) e appena 20 mila non docenti («Quando in Italia sappiamo tutti essere ottantamila» aggiunge il sindacalista).

Così, il mondo della scuola ha deciso di mobilitarsi con il chiaro obiettivo di accendere i riflettori anche su questo segmento della scuola, il precariato. Domani pomeriggio, alle 15, nell’aula magna dell’istituto Mazzotti, i sindacati di categoria hanno indetto un’assemblea dei lavoratori per fare il punto della situazione. «Proporremo una mobilitazione che preveda anche lo sciopero della fame di questi lavoratori» aggiunge il sindacalista della Uil scuola.

«Se pensiamo che questi lavoratori hanno un’età media di 48 anni e sono per il 62 per cento donne capiamo il dramma - sottolinea Morgante -: questi lavoratori non hanno altra possibilità che raggiungere la stabilità del posto di lavoro, non avrebbero altra strada nel mercato del lavoro. Per questo vogliamo alzare il livello di attenzione su questa categoria del mondo della scuola». Così, oltre 1150 precari non docenti si ritroveranno domani pomeriggio in città per decidere il da farsi. E venerdì, probabilmente, salteranno pranzo e cena