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Tribuna di Treviso- "Strage" di stranieri alle medie

Il preside della Serena: "Il problema più difficile è la lingua. Inesistente lo stanziamento del ministero di 7 mila euro" "Strage" di stranieri alle medie Sono cinesi e africani la...

14/06/2005
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La Tribuna di Treviso

Il preside della Serena: "Il problema più difficile è la lingua. Inesistente lo stanziamento del ministero di 7 mila euro"
"Strage" di stranieri alle medie
Sono cinesi e africani la maggioranza degli alunni respinti
Numerosi comunque gli extracomunitari che hanno raggiunto ottimi profitti
MICHELA SANTI


Sono stranieri la maggioranza degli studenti bocciati alla scuola media. Il dato emerge evidente ad una considerazione statistica dei risultati degli scrutini esposti ieri alla scuola media Serena. Nell'istituto, primo in città ad esporre i risultati, sei su dieci respinti sono stranieri, cinesi soprattutto ma anche nord e centro africani, e latino americani. Sono 23 su 37 alunni "non ammessi".
La percentuale comunque è compensata da un numero ben superiore di stranieri che sono riusciti a superare l'anno scolastico. A frequentare le medie Serena, che riuniscono anche Mantegna di Santa Maria sul Sile e Felissent di Sant'Antonino, sono infatti 120 studenti extracomunitari su un totale di 787 alunni.
"Sono quasi raddoppiati rispetto all'anno scorso - spiega il preside Francesco Tammaro - nel 2003-2004 erano 75. Quelli che sono stati fermati avranno la possibilità di recuperare. Molti sono arrivati quando l'anno era già iniziato e le difficoltà sono soprattutto nell'apprendimento della lingua. A fronte degli stranieri non ammessi, ce ne sono molti invece promossi".
Il maggior numero di bocciati stranieri si concentra in prima media, dove se ne contano 14, 10 dei quali sono immigrati. In seconda gli stranieri respinti sono 7, in terza media 6. "E' necessario fare attenzione a come si interpreta la cosiddetta bocciatura - sottolinea Tammaro - per il consiglio di classe è un'opportunità di recupero. Ci sono alcuni studenti per i quali il recupero è disperato e quindi si sceglie la promozione per non creare ulteriori problemi. La valutazione degli studenti è sempre globale e prende in considerazione ciò che è meglio per ciascuno".
L'ostacolo maggiore che comporta la non ammissione alla classe successiva per uno straniero è la conoscenza della lingua. Su questo la scuola combatte contro la necessità di fare corsi di recupero e rinforzo, ma non è facile. "Abbiamo un fondo ministeriale ridicolo di 7 mila euro per lo scopo - spiega Tammaro - ora, con la riduzione degli organici e la mancanza di ore libere da parte degli insegnanti, ci troviamo davvero in difficoltà. Peccato perché la maggior parte degli alunni immigrati è disponibile a frequentare anche laboratori e corsi facoltativi pomeridiani. Per quelli arrivati a metà anno è impossibile prendere il passo della classe, sono loro soprattutto che vengono fatti ripetere. Alcuni addirittura sono analfabeti o con un bagaglio culturale piuttosto limitato. Con loro dobbiamo fare un lavoro più approfondito".
Due degli alunni immigrati bocciati non si sono quasi mai presentati a scuola. "In questi casi le famiglie richiedono che aiutino in casa o che diano un supporto lavorativo - conclude Tammaro - purtroppo ci siamo trovati di fronte ad un dato di fatto".