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Tutti matti per la riforma Moratti.-di Aristarco Ammazzacaffè

Tutti matti per la riforma Moratti. Ovvero come ti sperimento il Secondo ciclo dopo aver fallito il primo di Aristarco Ammazzacaffè Mettiamo che al ristorante vi presentino un menu in cui legg...

14/09/2005
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Tutti matti per la riforma Moratti.
Ovvero come ti sperimento il Secondo ciclo dopo aver fallito il primo
di Aristarco Ammazzacaffè

Mettiamo che al ristorante vi presentino un menu in cui leggete tra l'altro: &&., "risotto con zucchine e gamberetti, euro 9"; "tiella di melanzane ripiene alla pugliese, euro 12" e, subito sotto, "scarpa single size 40 con suola abbrustolita, euro 50 e "abbinata di pantofole felpate, modello romano classico, euro 20".
Che pensereste? Ma questo ristoratore è uno che vuol fare lo spiritoso senza riuscirvi, un innovatore nella relazione col pubblico o soltanto uno zuzzurellone?
E' la stessa domanda che mi son fatto quando ho letto un passaggio chiave nella nota del Ministro sulla sperimentazione della "riforma" delle scuole superiori.
Passaggio chiave che ci ricorda, in prima battuta, che la sperimentazione ha come riferimento obbligato il decreto di fine maggio, approvato dal Consiglio dei Ministri, come sappiamo, in un clima di forte condivisione e apprezzamento (Ricostruzione verosimile: Calderola che smaniava e Berlusconi che si lisciava, Fini che svagava e Castelli che smorfiava, col sorriso che vallo a capire. Gli altri, al buffet. E la Moratti che si parlava).
E, subito dopo, si richiama che a tale decreto sono allegati 7 allegati; e li enumera tutti e 7: quelli sui Profili, sugli Obiettivi (OSA) e sulle Indicazioni nazionali (gli stessi, questi ultimi, del primo ciclo, in gran parte già appesi là da molte scuole; sappiamo d'altra parte che il Ministro su certe cose, è, a dirla con rispetto e ammirazione, una "de coccio"). E siamo a cinque allegati. Col sesto, la virata: "Obiettivi per Inglese nella scuola di base". Scuola di base? Cerco motivazioni. Nessuna.
Si avanzano ipotesi: 1.Refuso; 2. Distrazione; 3. Sabotaggio; 4. Depistaggio; 5. Arrembaggio.
Possibile? No, non è possibile.
Col Settimo allegato, la conferma: "Gli OSA di Scienze nel primo ciclo". Primo ciclo? Ci risiamo?
E allora, le stesse ipotesi di sopra più una, la sesta, forse la più buona: Trovata zuzzerellona?
Indagare.
Proseguendo oltre nella nota, ci imbattiamo nei "Profili" che, a sorpresa, sono una cosa diversa da quelli degli allegati 1 e 2. Vallo a capire. Dove praticamente vi si dice che la sperimentazione la fate se avete le risorse (però!); che potete anche sperimentare cose tipo gli OSA di scienze, chè la sperimentazione ve la contano lo stesso tutta. Tanto.

Ma il motivo principale per cui la proposta ministeriale della sperimentazione piace è che "interpreta". A modo suo, ci mancherebbe. Ma interpreta.
E così, gli slogan e le scritte ironiche sulla riforma, di studenti e i docenti un po' ovunque, sono stati visti come manifestazioni di entusiastico consenso. E il Ministro ha potuto scrivere: 1. che, in seguito ad un processo di "ampia consultazione" che ha coinvolto tutti (fuorchè le scuole, ma per una svista, mica per altro) "si è creato un clima favorevole all'avvio di un progetto di sperimentazione&"; praticamente: "cieli azzurri e colline e praterie" (Mogol-Battisti), con lunghe file impazienti e sgomitanti che non ne possono più di aspettare. Non le vedete? Strano! 2. che "da tempo le scuole insistono perché sia loro assicurata la possibilità di dare concreta attuazione all'art. 11 del 275, per sperimentare le innovazioni previste dalla "riforma". (Ma pensa! "insistono" addirittura. Madonna! Non ce ne eravamo accorti. Disattenti. E anche renitenti. E forse anche inferenti. Senza dubbio).
E non è finita; chè, 3., c'è anche, addirittura, "la vocazione delle scuole alla innovazione & che il progetto di sperimentazione ministeriale intende assecondare prioritariamente." (Sbalorditivo! E pensare che anche questo ci era sfuggito. Ingrati. Ma si può!).
Con queste premesse e queste considerazioni, si può ancora dubitare della proposta Moratti?
Ma siamo matti? Pensiamoci.