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Tuttoscuola: Bastico (Pd): effetto Gelmini sul calo di iscrizioni agli istituti tecnici e professionali
Sulle notizie riguardanti il calo degli iscritti agli istituti tecnici e professionali interviene con una dichiarazione l'ex viceministro dell'istruzione del governo Prodi, Mariangela Bastico.
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Sulle notizie riguardanti il calo degli iscritti agli istituti tecnici e professionali interviene con una dichiarazione l'ex viceministro dell'istruzione del governo Prodi, Mariangela Bastico.
" È il grave e logico esito di una normativa che ha rafforzato la gerarchizzazione del sistema dell'istruzione superiore", afferma Bastico, " ancora presente nell'ordinamento italiano dai tempi della riforma Gentile e pone i licei, in particolare il liceo classico, come la scuola di serie A e gli istituti tecnici e professionali in serie B e C".
Nei due anni del governo Prodi la tendenza era stata invertita in modo significativo, prosegue la parlamentare Pd, in coerenza con gli indirizzi di valorizzazione e di sostegno di questi settori della scuola superiore.
Così, " a seguito di questo calo di iscrizioni le professionalità tecniche che mancano nel mercato del lavoro italiano, carenza ripetutamente segnalata dalla associazioni economiche, diventeranno ancora più rare", e se è vero, come dice il Ministero, che è mancato l'orientamento, ciò è successo a causa dei tempi stretti imposti dal Ministro Gelmini per le iscrizioni, che non hanno consentito a nessuna istituzione locale e a nessuna scuola di fare un adeguato orientamento.
Ma anche un efficace orientamento " difficilmente avrebbe potuto convincere le famiglie e gli studenti a scegliere la scuola tecnica e professionale" perché il messaggio contenuto nel riordino della Gelmini è chiaro: " la scuola su cui il Ministro intende investire, la scuola di qualità, che crea prospettive per il futuro, è il liceo! Agli istituti tecnici e professionali sono rivolti il taglio delle ore (anche nelle classi seconda, terza e quarta, a prescindere dall'applicazione della riforma), il dimezzamento delle ore di laboratorio, l'abolizione della compresenza tra insegnanti teorici e tecnico-pratici, la riduzione delle lingue straniere..."