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Tuttoscuola: Bullismo nelle scuole, in arrivo nuovo Regolamento

Sanzioni piu' severe per gli studenti che violano le norme della civile convivenza o si rendono protagonisti di atti di bullismo o di violenza.

15/10/2007
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Tuttoscuola

Sanzioni piu' severe per gli studenti che violano le norme della
civile convivenza o si rendono protagonisti di atti di bullismo o di
violenza. Sono previste dal Regolamento, esaminato venerdi' scorso in
prima lettura dal Consiglio dei ministri, che modifica la disciplina
vigente in materia di statuto degli studenti. Sul provvedimento il
Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole ed e' stato gia'
sentito anche il Consiglio nazionale della pubblica istruzione.
Intanto un sito web di una nota emittente televisiva nazionale riporta
un sondaggio sulla previsione di maxi-multa dello studente che in un
istituto di Imperia ha girato un video in classe con il cellulare:
solamente il 54% si esprime a favore della punizione esemplare, mentre
per il restante 46% non e' possibile capire se il parere contrario
dipenda dall'importo della ammenda (18 mila euro).
Ma il caso di Imperia sembra un'eccezione rispetto a quello che c'e'
ancora nelle scuole, come sembra confermato dalle centinaia di video
che girano sul web al solito sito di Youtube.
Nonostante la tolleranza zero voluta dal ministro Fioroni, nelle aule
continuano ad esibirsi studenti in atteggiamenti maleducati e
prepotenti. Vittime riprese dai telefonini sono gli studenti piu'
piccoli e deboli, nonche', come sempre, anche professori che sembrano
indifferenti o non in grado di far rispettare le regole, diventando
loro stessi vittime dei bulli di turno.
Il web, ancora una volta e forse piu' di prima, diventa l'affascinante
palcoscenico della violenza, della maleducazione e della prepotenza,
mentre, con una preoccupante frequenza, i professori restano
indifferenti al richiamo delle regole.
Regole che, come si ricordera', sono state dettate nel marzo scorso
dal ministro Fioroni che ha disposto il divieto di uso del cellulare
in classe. Una direttiva che, pero', non sembra preoccupare studenti e
professori anche nel nuovo anno scolastico.
Su oltre 2,5 milioni di studenti poche migliaia sono statisticamente
poco rilevanti ma, purtroppo, fanno scuola. C'e' da sperare ora nel
nuovo Regolamento.

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