Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tuttoscuola: Centralita' della scuola/1: dalle parole ai fatti

Tuttoscuola: Centralita' della scuola/1: dalle parole ai fatti

Se non vi saranno tante, tante risorse in piu', i conclamati obiettivi di riforma e di innovazione per la scuola suoneranno a vuoto, come "cembali sonori".

03/03/2008
Decrease text size Increase text size
Tuttoscuola

Insomma l'istruzione e' uno dei settori che ha pagato di piu' in questi
anni per il risanamento dei conti pubblici. Mentre i nostri studenti
scivolavano in fondo nelle graduatorie internazionali
sull'apprendimento, il Paese ha ridotto il proprio impegno verso la
scuola: ci sara' una relazione tra questi fenomeni? E non sara' il caso
di invertire la tendenza, e di stabilirlo con chiarezza ora che si
torna a votare per una nuova legislatura?
Invece nei programmi elettorali delle principali forze politiche lo
spazio dedicato all'istruzione non e' molto, ed e' fatto soprattutto di
slogan, parole a effetto, piuttosto che di proposte concrete e
misurabili.
Se davvero l'istruzione deve diventare centrale per il sistema Paese,
se davvero lo sviluppo economico e sociale comporta investire in
risorse umane mediante la formazione, come (a parole) affermano i
partiti, il primo impegno del nuovo Governo dovrebbe essere quello di
tradurre gli obiettivi politici in misure di accompagnamento concrete e
significative, a cominciare da consistenti investimenti economici sulla
scuola.
Se non vi saranno tante, tante risorse in piu', i conclamati obiettivi
di riforma e di innovazione per la scuola suoneranno a vuoto, come
"cembali sonori".