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Tuttoscuola-Comunicazione al Miur: quali gli esiti e gli obiettivi dei colloqui diretti?

Comunicazione al Miur: quali gli esiti e gli obiettivi dei colloqui diretti? Il ministro Moratti, alla quale - nonostante i tempi esigui della sua presenza - non saranno sfuggite le divergenze fr...

27/07/2004
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Tuttoscuola

Comunicazione al Miur: quali gli esiti e gli obiettivi dei colloqui diretti?

Il ministro Moratti, alla quale - nonostante i tempi esigui della sua presenza - non saranno sfuggite le divergenze fra i suoi più stretti collaboratori da una parte, preoccupati dall'introduzione nella amministrazione di una "cultura comunicativa" fondata su regole sconosciute e perciò non controllabili nei loro effetti, e gli esperti di comunicazione messi in campo dall'altra, ha introdotto variazioni di percorso, prevedendo colloqui diretti tra il prof. Tagliaferri dell'Università di Roma e i direttori regionali.
Non apparendo chiaro dall'esterno l'intento dei colloqui, proviamo ad ipotizzarne qualcuno: costruire un nuovo canale per raccogliere informazioni sui livelli di funzionamento degli uffici regionali? Approntare supporti tecnici e comunicativi che aiutino gli uffici a svolgere l'azione di persuasione ad applicare la riforma? Leggere attraverso le parole, i comportamenti e le motivazioni personali dei direttori regionali la disponibilità ad investire quel "supplemento d'anima" tanto invocato durante il lavori? Oppure chissà...?
Certo, l'interrogazione parlamentare con la quale si chiede il "licenziamento" dell'esperto Bertagna, potrebbe essere un segnale preoccupante in questo senso.
Con la conferenza di servizio del 29 luglio, destinata alle stesse persone che hanno partecipato al seminario e coordinate dal Ministro, forse qualcosa in più se ne saprà.
Comunque i risultati formali degli incontri seminariali e non, dovrebbero confluire in una direttiva (linee operative) da trasmettere ai direttori generali come "piano condiviso delle azioni prioritarie da porre in campo nel prossimo anno scolastico" per favorire una matura e proficua accettazione della riforma... a prescindere dalla soluzione dei problemi.