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Tuttoscuola: Dal prossimo anno al via i Centri per l'istruzione degli adulti

Per effetto della riforma, l'istruzione degli adulti verrà unificata all'interno di apposite istituzioni scolastiche dotate di autonomia amministrativa, organizzativa e didattica,

19/11/2007
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Tuttoscuola

Con decreto ministeriale, attualmente alla registrazione della Corte dei Conti, sono stati definiti criteri e procedure per l'attuazione, a partire dal prossimo anno scolastico, dei nuovi Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, previsti dall'art. 1, comma 632, della legge finanziaria 2007.
Attualmente l'istruzione degli adulti avviene all'interno dei CTP (centri territoriali per l'educazione permanente) presso istituzioni scolastiche del 1° ciclo, nei corsi serali per il conseguimento del diploma presso istituti secondari superiori e nelle scuole carcerarie.
Per effetto della riforma, l'istruzione degli adulti verrà unificata all'interno di apposite istituzioni scolastiche dotate di autonomia amministrativa, organizzativa e didattica, con il riconoscimento di un proprio organico distinto da quello degli ordinari percorsi scolastici, organizzate su base provinciale e interprovinciale.
La riorganizzazione si attuerà tra il 2008-09 e il 2009-10 mediante una ridefinizione dell'intera rete delle istituzioni autonome che non potrà non avere effetti sulla situazione esistente, visto che il numero complessivo delle istituzioni scolastiche autonome dovrà rimanere inalterato.
Secondo gli ultimi dati forniti dall'Indire che cura il monitoraggio in materia di istruzione degli adulti, risultano iscritti ai corsi più di 350 mila persone. Se questo sarà il dato di riferimento per definire il numero dei Centri secondo il parametro previsto della popolazione scolastica interessata, dovrebbero essere istituiti circa 350-400 nuovi Centri. In considerazione, tuttavia, del fatto che tra quei 350 mila adulti, diverse migliaia frequentano corsi di breve durata, più credibilmente il numero dei Centri potrebbe attestarsi intorno ai 200.
Per far posto a quei nuovi 200 Centri dovrebbero essere soppresse un numero pari di istituzioni scolastiche autonome del 1° o del 2° ciclo: una questione di non poco conto che vedrà impegnate le Regioni che, ai sensi del decreto legislativo 112/98, hanno competenza amministrativa in materia di programmazione, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base delle dotazioni organiche del personale della scuola definite dal Ministero della Pubblica Istruzione.
L'organico del personale docente, attualmente impegnato nei diversi settori dell'istruzione per gli adulti, non verrà sostanzialmente intaccato ma soltanto destinato a nuova titolarità nei nuovi Centri.