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Tuttoscuola: Enrico Panini lascia la Flc-Cgil

Lunedì 22 settembre il Comitato direttivo della Flc-Cgil elegge il nuovo segretario del sindacato.

22/09/2008
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Tuttoscuola

Lunedì 22 settembre il Comitato direttivo della Flc-Cgil elegge il nuovo segretario del sindacato. Enrico Panini, 54 anni, da Correggio in provincia di Reggio Emilia, lascia così, dopo undici anni (quasi un record di longevità nel mondo sindacale), l’incarico di segretario generale di questa organizzazione per assumere a tempo pieno l’incarico di segretario confederale. Era stato eletto per la prima volta il 30 aprile 1997, subentrando a Emanuele Barbieri, quando il sindacato si occupava soltanto del settore scuola. Era poi diventato segretario generale della Federazione dei lavoratori della conoscenza al termine del 1° Congresso nazionale di questo nuovo sindacato (aprile 2004), che riuniva sotto un’unica sigla anche i settori dell’università e della ricerca. All’inizio del mandato la Cgil era il terzo sindacato più rappresentativo nel mondo della scuola, alle spalle di Cisl e Snals, mentre Panini lascia la sua organizzazione sindacale al primo posto.

Lo spirito con il quale Enrico Panini ha vissuto la sua esperienza al vertice del maggiore sindacato italiano della scuola, e il suo modo di intendere il ruolo della scuola pubblica, ci sembrano bene espressi dalle parole da lui pronunciate in un intervento svolto al XV congresso della Cgil, nel marzo 2006.

“Io sono figlio di un muratore e di una lavorante a domicilio. Sono arrivato alla laurea grazie ai sacrifici dei miei genitori e perché ben presto ho cominciato a lavorare per pagarmi gli studi. Le condizioni di sistema di allora non mi impedivano di farlo, solo che per me era più difficile.

Ho fatto più fatica degli altri perché a casa mia non c’erano molti libri. Ho potuto farlo perché c’erano leggi che me lo permettevano e perché, pur con tutti i suoi pesanti limiti, quella scuola non mi cacciava via, io figlio di una famiglia con scarso reddito e tanti calli nelle mani. In particolare, respiravo un clima, vivevo in una situazione di disponibilità, ed avevo la certezza che studiare e sapere era importante per me e per il mio futuro”.

Panini concludeva così questa parte del suo discorso: “Se cominciassi ora non avrei speranze come non le hanno oggi decine di migliaia di ragazze e ragazzi”. Noi ci auguriamo, e auguriamo al neosegretario della CGIL, nell’esercizio delle sue nuove funzioni, che qualcosa di importante possa essere fatto d’intesa tra tutti coloro che pensano che la scuola debba tornare a svolgere quella funzione di ascensore sociale che in passato, sia pure in un contesto assai diverso e “con tutti i suoi pesanti limiti”, essa ha comunque svolto.