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Tuttoscuola: Fioroni: devolution disastrosa

la sua descrizione delle conseguenze che la " devolution" comporterebbe soprattutto nei settori dell’istruzione e della sanità (Fioroni è medico) è stata efficace: costi aggiuntivi esorbitanti, per decine di miliardi, e aumento incontrollabile degli squilibri tra le diverse Regioni, con forte penalizzazione di quelle centro-meridionali

20/06/2006
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Tuttoscuola

Applausi scroscianti per il ministro Fioroni, durante e alla fine dell’intervento pronunciato al convegno promosso a Roma il 19 giugno dall’Ulivo (in versione ristretta: DS e Margherita) sul tema " Scuola e Costituzione. Il mondo della scuola dice NO alla riforma costituzionale".

C’era attesa per il discorso del ministro, che ha preso la parola dopo gli interventi di Vittoria Franco (DS), presidente della commissione Cultura del Senato, Antonio Rusconi (Margherita, commissione Cultura della Camera) e Andrea Margheri, responsabile scuola dei DS. Fioroni ha saputo scaldare una platea che si era mostrata inizialmente più preoccupata che disposta a farsi trascinare dalle parole dei relatori.

Ma la sua descrizione delle conseguenze che la " devolution" comporterebbe soprattutto nei settori dell’istruzione e della sanità (Fioroni è medico) è stata efficace: costi aggiuntivi esorbitanti, per decine di miliardi, e aumento incontrollabile degli squilibri tra le diverse Regioni, con forte penalizzazione di quelle centro-meridionali.

L’istruzione e la salute però, ha detto Fioroni, sono valori universalistici, che trovano il loro fondamento nella prima parte della Costituzione. Per questo la Repubblica ha il dovere di garantire l’omogeneità e l’equità del servizio sull’intero territorio nazionale. Per questo, ha concluso il ministro tra i consensi, il Ministero tornerà ad essere della " Pubblica" istruzione.