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Tuttoscuola-Il Riformista' apre alla Moratti. Polemiche a sinistra

Riformista' apre alla Moratti. Polemiche a sinistra Antefatto: in un corsivo in prima pagina il quotidiano "il Riformista" dell'8 marzo sostiene che la scuola come la sta ridisegnando Letizia Mo...

17/03/2004
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Tuttoscuola

Riformista' apre alla Moratti. Polemiche a sinistra

Antefatto: in un corsivo in prima pagina il quotidiano "il Riformista" dell'8 marzo sostiene che la scuola come la sta ridisegnando Letizia Moratti "potrebbe anche non funzionare". Ma che va riconosciuto al contestato ministro il merito di tentare strade nuove, e di aver provocato un dibattito serio su questioni di fondo: i limiti dello statalismo, la flessibilizzazione dell'offerta formativa in funzione della domanda, la personalizzazione dei curricoli, il ruolo conservatore dei sindacati ecc.
"Se la Moratti ci mette tutti di fronte a temi di questa portata, vuol dire che è un buon ministro", sostiene il corsivista del quotidiano diretto da Antonio Polito, non nuovo a battaglie controcorrente.
Sviluppi: due giorni dopo, il 10 marzo, "il Riformista" pubblica un articolo a firma di Letizia Moratti, che ringrazia e ribadisce la sua convinzione che solo cambiando il modello di scuola tradizionale (difeso dalla sinistra e dai sindacati) sarà possibile combatterne il carattere socialmente selettivo e il declino qualitativo. Apriti cielo. Il giorno dopo, 11 marzo, il quotidiano pubblica un articolo di Andrea Ranieri (in qualità di membro della segreteria nazionale DS), che ironizza sulle competenze pedagogiche di Polito ed esalta "le voci dai luoghi della lotta anti-Moratti", tese a difendere, in sostanza, proprio il modello tradizionale di scuola. Nello stesso giorno viene pubblicata anche una lettera sottoscritta da otto senatori, tra i quali Chiara Acciarini, Franco Bassanini e Albertina Soliani, nella quale si mette in dubbio che "il Riformista" viva "nello stesso Paese" e parli "delle stesse cose" delle quali loro si occupano da sempre. Gli 8 augurano al giornale "buon lavoro (a vantaggio dei progetti Moratti)".
Epilogo (provvisorio): il 12 marzo Vittorio Campione, già capo della segreteria del ministro Berlinguer e poi animatore del "gruppo del buon senso", un think tank bipartisan vicino alle posizioni riformiste, interviene nel dibattito con un articolo intitolato "La scuola italiana non regge più ma la riforma Moratti è modesta": la tesi è che il ministro ha fatto una diagnosi corretta dei mali della scuola, ma che la terapia da lei proposta è inadeguata. Per far fronte al disastro, dice Campione, occorrerebbe discutere e condividere (magari anche a "Porta a Porta") un programma nazionale straordinario di rilancio della qualità della scuola e della formazione nei cui punti essenziali (quelli di medio e lungo periodo) la maggioranza e l'opposizione possano riconoscersi.


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