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Tuttoscuola-Il TAR dice no anche al ricorso confederale. Soddisfazione al Miur ma i sindacati non demordono

Riforma Moratti Il TAR dice no anche al ricorso confederale. Soddisfazione al Miur ma i sindacati non demordono Dopo il no al ricorso del Codacons di dieci giorni fa, il Tar del Lazio ha detto ...

13/07/2004
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Tuttoscuola

Riforma Moratti
Il TAR dice no anche al ricorso confederale. Soddisfazione al Miur ma i sindacati non demordono

Dopo il no al ricorso del Codacons di dieci giorni fa, il Tar del Lazio ha detto no anche ai sindacati confederali della scuola che avevano richiesto la sospensiva di tutti i provvedimenti di attuazione della riforma Moratti.

Sembra che la decisione del tribunale sia stata favorita (o condizionata) dalla precedente decisione negativa contro la richiesta di sospensiva del Codacons. Se fosse così, i sindacati potrebbero rammaricarsi di aver chiesto un mese fa il rinvio della decisione attesa per il 17 giugno scorso.

Ma tutto non è perduto, come affermano i primi comunicati stampa sindacali: una volta conosciute le motivazioni dell'ordinanza del Tar, si procederà sicuramente ad una nuova impugnativa davanti al Consiglio di Stato, come sembra abbia già fatto anche lo stesso Codacons.

Il Miur ha vinto dunque i due primi round e guarda con tranquillità all'inizio del nuovo anno scolastico che vedrà l'avvio regolare della riforma del ministro Moratti.

Anche se la partita è ancora lunga, non vi è dubbio che il segnale che viene dalle due decisioni del Tar fa cadere le riserve sulla legittimità dei provvedimenti e dà maggior certezza del diritto (e dei connessi obblighi di attuazione) delle scuole.

L'ordinanza del Tar, che non è ancora la decisione finale di merito, secondo un comunicato della Cgil-scuola, mantiene inalterate le decisioni di quelle scuole che hanno detto no ad alcuni aspetti della riforma, come ad esempio il docente tutor, per il quale sono attualmente in corso i negoziati contrattuali per definirne le modalità organizzative.

Ma, se le disposizioni ministeriali (in primis la circolare n. 29) e il primo decreto legislativo della riforma sono stati per il momento confermati nella loro legittimità, diventerà arduo da parte delle scuole ritenere che possa bastare l'autonomia scolastica a sottrarle dall'obbligo di applicazione di norme generali del sistema.