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Tuttoscuola: L'eredita' ritrovata/1. Il primo ciclo
Ora che il centro destra ritorna, cosa trovera' di quella riforma lasciata in eredita' al centro sinistra?
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Due anni fa il governo Berlusconi con il ministro Moratti dava avvio
ad una serie di riforme che hanno interessato (a volte solo
virtualmente) il sistema di istruzione.
La riforma della scuola e' passata attraverso sei decreti legislativi
in buona parte attuati, e che il governo Prodi ha parzialmente
modificato. Ora che il centro destra con un altro ministro per
l'istruzione ritorna, cosa trovera' di quella riforma lasciata in
eredita' al centro sinistra, visto che vi sono stati apportati alcuni
ritocchi e un po' di operazione "cacciavite"?
La riforma del primo ciclo aveva introdotto a suo tempo poche
modifiche ordinamentali: la destrutturazione del tempo scuola,
l'anticipo e la seconda lingua comunitaria per l'ex-scuola media. Le
altre modifiche riguardavano aspetti organizzativi e didattici (il
tutor, il portfolio, le Indicazioni nazionali).
L'anticipo di iscrizione alla prima classe della scuola primaria e'
rimasto intatto; l'orario del tempo scuola e' stato ristrutturato
consentendo il ritorno al modello tradizionale di tempo pieno. Con
tutta probabilita' questa eredita' restituita con quelle poche
modifiche sara' rispolverata e rilanciata senza alcun altro
intervento.
La funzione tutoriale, disapplicata dalla contrattazione sindacale,
difficilmente sara' riproposta, anche perche' correrebbe il rischio di
essere nuovamente derogata. Meglio lasciar perdere, visto che gli
insegnanti hanno mostrato di non gradire.
Il portfolio potrebbe essere rilanciato come valorizzazione di buone
prassi, ma difficilmente lo si proporra' come strumento didattico
obbligatorio, perche' si andrebbe a contraddire quanto ripetutamente
affermato in campagna elettorale circa la valorizzazione
dell'autonomia scolastica.