Tuttoscuola: Lotta alla dispersione "madre di tutte le battaglie"
Cosi' si e' espresso il ministro Fioroni in occasione della sua audizione
La lotta alla dispersione e' "la madre di tutte le battaglie". E lo
strumento fondamentale per vincere questa battaglia "sara'
l'innalzamento di un biennio, da 14 a 16 anni, dell'obbligo
scolastico". Cosi' si e' espresso il ministro Fioroni in occasione
della sua audizione alla commissione Cultura della Camera del 29
giugno.
Obbligo scolastico, dunque (non formativo o di istruzione, formule
piu' elastiche, gia' scartate in sede di elaborazione del programma
dell'Unione). Ma, stabilito che l'obbligo a 16 anni potra' essere
assolto solo frequentando una scuola, come realizzare l'obiettivo di
ridurre la dispersione, visto che la precedente esperienza di
innalzamento dell'obbligo scolastico (legge n. 9/1999, poi soppressa
dalla riforma Moratti) aveva portato all'aumento (percentuale di
dispersi su totale iscritti), e non alla diminuzione della
dispersione?
Scartata la soluzione dei due canali paralleli dopo la terza media,
l'unica soluzione resta quella di rendere piu' flessibili e
personalizzati i percorsi formativi dei bienni scolastici. Fioroni non
e' entrato nel merito, ma ha parlato di prevenzione della dispersione
"attraverso azioni didattiche e percorsi capaci di rimotivare".
Forse si ripartira' dalle sperimentazioni realizzate nel periodo
1999-2002 all'insegna del "biennio dell'autonomia", che qualche
risultato positivo lo registrarono soprattutto negli istituti
professionali, i piu' a rischio di dispersione. In alcuni di questi
istituti fu adottato il cosiddetto "Progetto 2002", che aumentava le
opportunita' di intervento personalizzato attraverso particolari
modalita' di organizzazione del tempo scuola e del lavoro dei docenti.
Forse si intendera' ripartire da li', e prevedere gia' da settembre
2006 la generalizzazione del modello (che e' a costo zero),
sostenendolo con adeguate iniziative di formazione dei docenti e con
l'esplicitazione della particolare mission alla quale essi sono
chiamati.