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Tuttoscuola news-Iscrizioni e anticipi: e' cominciato il tormentone

. Iscrizioni e anticipi: e' cominciato il tormentone Iscrizioni anticipate negate, accolte con riserva o addirittura accettate a tutti gli effetti. Se ne stanno vedendo di tutti i colori ...

13/01/2003
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Tuttoscuola

. Iscrizioni e anticipi: e' cominciato il tormentone

Iscrizioni anticipate negate, accolte con riserva o addirittura
accettate a tutti gli effetti. Se ne stanno vedendo di tutti i colori
in questi giorni nelle scuole italiane. Per i bambini che compiranno
l'eta' entro il 28 febbraio 2004 si registrano sul territorio
soluzioni disomogenee riguardo all'iscrizione alla scuola materna o
alla prima elementare. Ma facciamo il punto della situazione.
Da diversi giorni le segreterie delle scuole hanno aperto le
iscrizioni (fino al 25 gennaio) per il prossimo anno scolastico e
quasi due milioni di famiglie sono impegnate in questo adempimento che
l'amministrazione scolastica ha cercato di semplificare al massimo con
modulistica gia' predisposta e compilabile anche on line per gli
studenti delle superiori (
https://www.istruzione.it/iscrizionionline/default.htm ).
Spetta alle singole istituzioni facilitare adempimenti e scelte dei
genitori, rendendo trasparente l'offerta di servizio scolastico e le
eventuali opzioni. Da due anni a questa parte le istituzioni
scolastiche al momento dell'iscrizione hanno l'obbligo di fornire
anche il POF (Piano dell'Offerta Formativa) alle famiglie. Un'agile
guida alle iscrizioni e' consultabile su https://www.tuttoscuola.com .
Ma il tormentone del mese, per chi iscrive figli alle scuole
dell'infanzia statali e soprattutto alla prima elementare, e' la
questione degli anticipi. C'e' disorientamento da parte delle famiglie
(cosa fare) e da parte delle scuole (cosa rispondere).
Vediamo di capire che sta succedendo.

2. Ma sara' l'anno degli anticipi?

La circolare ministeriale sulle iscrizioni si e' attenuta alle norme
vigenti, facendo riserva di fornire disposizioni sugli anticipi dopo
l'approvazione della legge di riforma. Questo rinvio ha creato un po'
di smarrimento nelle scuole e nelle famiglie. Anci (Associazione dei
Comuni) e Fism (Federazione delle scuole materne non statali) in un
documento congiunto affermano, al contrario di altri, che "l'anticipo
della frequenza alla scuola dell'infanzia e alla scuola elementare,
non potra', quasi sicuramente, decorrere dal prossimo anno
scolastico".
Ciononostante, sono molte le istituzioni scolastiche che accolgono
pre-iscrizioni di bambini che compiranno l'eta' entro il 28 febbraio
2004, predisponendo liste di attesa in vista del via libera (dato come
probabile).
E a quanto ci risulta, ci sono anche scuole, soprattutto nei grossi
centri urbani dove si teme la concorrenza, che iscrivono a tutti gli
effetti i bambini in anticipo, dando per certa l'approvazione della
riforma in tempo.
Dal no al si' totale: anticipi. cosi' e' se vi pare.
Ad ogni modo, la probabilita' che le iscrizioni vengano riaperte dopo
l'approvazione definitiva della riforma Moratti in Parlamento e'
abbastanza elevata. Ricordiamo che per la sperimentazione nell'anno in
corso sono state riaperte a settembre inoltrato.
Difficilmente il ministro rinuncera' a quest'obiettivo. Dovremmo
quindi avere a settembre prossimo, verosimilmente, bambini piu'
giovani a scuola e anche piu' classi prime di elementare e sezioni di
materna per accoglierli.
Quanti potranno essere i "precoci"? Tutta da verificare la stima
ministeriale sulla quantita' possibile di anticipi (ottimisticamente
individuata nell'80% dei nati nel bimestre interessato). Precedenti in
materia non ce ne sono. Unico punto di riferimento sono le statistiche
delle primine che consentono di registrare nelle classi successive
alla prima elementare, come dato costante negli anni, la quantita' di
alunni in anticipo di un anno: il 2,5% nelle scuole statali e il 20%
in quelle paritarie. La Campania fa registrare il record di anticipi
(il 9% nelle statali e ben il 50% nelle paritarie).

3. Religione cattolica, si' o no?

La Conferenza episcopale italiana (CEI), come di consueto, in
occasione delle iscrizione scolastiche ha preso posizione con un
documento ( https://www.tuttoscuola.com/ts_news_85-1.doc ) in cui
invita le famiglie e gli studenti a scegliere di avvalersi
dell'insegnamento della religione cattolica.
Una scelta, fa notare la CEI, che riveste un grande valore, personale
e sociale, e che, considerata la crescente presenza di cittadini e
studenti di altri Paesi, contribuisce ".alla costruzione di una
societa' che, proprio dal rispetto dei valori sui quali si e'
sviluppata nel tempo, puo' trarre motivazioni e orientamenti per
creare condizioni di serena accoglienza a nuove forme di pensiero e di
vita".
Nel documento si fa notare anche che ".ci sono poi le attese, le paure
e i tanti interrogativi dei bambini e ancor piu' dei ragazzi, che
fatti incresciosi, troppo di frequente, pongono all'attenzione della
cronaca. Su di essi spesso cala un silenzio di rimozione; si lascia
che siano i mass media di larga diffusione a offrire, dopo aver
presentato l'accaduto in maniera spettacolare, fragili tentativi di
comprensione e inadeguate proposte di intervento. Assieme alla
famiglia e alla comunita' cristiana la scuola - e in essa
l'insegnamento della Religione cattolica - deve poter svolgere un
ruolo determinante nell'azione educativa..".
Sulla scelta degli studenti e delle famiglie di avvalersi o meno
dell'insegnamento della religione cattolica, riportiamo un documento (
https://www.tuttoscuola.com/ts_news_85-2.doc ) trasmessoci da "Scuola e
Costituzione" che puntualizza nel dettaglio le procedure circa la
possibilita' avvalersi o non avvalersi di tale insegnamento.

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