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Tuttoscuola news-Secondo ciclo/1. Decreto in alto mare?

Secondo ciclo/1. Decreto in alto mare? "Non corrisponde a verita' l'annuncio secondo il quale a Verona sara' illustrato il decreto attuativo del secondo ciclo di istruzione e di formazione pro...

15/11/2004
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Tuttoscuola

Secondo ciclo/1. Decreto in alto mare?

"Non corrisponde a verita' l'annuncio secondo il quale a Verona sara'
illustrato il decreto attuativo del secondo ciclo di istruzione e di
formazione professionale". Lo ha precisato il sottosegretario Aprea
attraverso un secco comunicato stampa del MIUR, che smentisce
ufficialmente l'annuncio in proposito dato dall'ufficio stampa di "Job
Orienta", la tradizionale manifestazione annuale dedicata
all'orientamento, che si terra' come sempre a Verona, dal 25 al 27
novembre. I tempi non sono ancora maturi.
La precisazione dell'on. Aprea e' dovuta al fatto che l'ufficio stampa
di "Job Orienta" aveva attribuito proprio a lei l'intenzione di
presentare le scelte del Ministero a proposito del secondo ciclo in
occasione della manifestazione veronese.
Un giallo? Dal Ministero non filtrano informazioni sull'effettivo
stato di avanzamento della bozza di decreto legislativo riguardante il
secondo ciclo. Il comunicato stampa del MIUR afferma tuttavia che "il
testo del decreto e' tuttora in fase di elaborazione, e non e' stato
ancora esaminato dal Ministro", il quale si riserva di presentarlo
"agli interlocutori istituzionali e alle parti sociali" prima di
sottoporlo all'approvazione del Consiglio dei Ministri.
E speriamo che vada cosi', perche' ci sono ancora un dibattito da
sollecitare e prese di posizioni da interpretare. Dibattito e prese di
posizione istituzionali (Regioni), e culturali (che significa pari
dignita' tra licei e gli istituti dell'istruzione e formazione
professionale?). Il problema centrale non e' quali indirizzi, ma come
fare gli indirizzi. E' compito esclusivo dello Stato o delle regioni e
delle istituzioni scolastiche? La posta in gioco e' troppo alta per
procedere sotto la spinta della fretta.
Questa consapevolezza non puo' che imporre cautela al ministro
Moratti, la quale, per la verita', su questa questione sembra voler
evitare di ripetere lo scontro con gli enti locali, i sindacati e le
forze politiche dell'opposizione gia' verificatosi in occasione
dell'emanazione del decreto legislativo attuativo del primo ciclo.