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Tuttoscuola: Padoa Schioppa fa i conti in tasca alla dispersione

Con interventi mirati (quali? tutti promossi?) sulla dispersione, Padoa Schioppa ha calcolato che, oltre ad evitare i costi sociali del fenomeno, si potrebbero risparmiare almeno 10 miliardi in quattro anni.

11/09/2006
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Tuttoscuola

Il ministro dell'Economia ha calcolato che la dispersione scolastica
nei primi quattro anni di corso dei nostri istituti superiori costa
allo Stato 2 miliardi e mezzo di euro all'anno.
Padoa Schioppa, forse pensando ad una possibile manovra di tagli di
organico, ha fatto questa semplice considerazione: all'inizio
dell'anno, tenendo conto degli alunni iscritti, si costituiscono
classi che in corso d'anno si riducono di numero in modo consistente
per interruzioni formalizzate (i ritiri ufficiali da scuola) e non
formalizzate (gli abbandoni veri e propri).
Sono 171 mila gli studenti che in questo modo si perdono senza che il
numero delle classi (un po' svuotate), ovviamente, venga ridotto. Una
minima parte passa ad istituti privati; il resto si perde, ma comunque
ha un costo per le classi costituite che li hanno inizialmente
accolti.
A fine anno, tra i tanti studenti rimasti, 289 mila non vengono
promossi.
E Padoa Schioppa parla nuovamente di costi inutili per questa
mortalita'.
Da verifiche fatte da "Tuttoscuola" sui dati del MPI utilizzati dallo
stesso ministero dell'Economia, risulta che di quei 289 mila non
promossi solamente 170 mila ritornano, da ripetenti, sui banchi di
scuola, mentre la maggior parte dei 119 mila che mancano all'appello
seguono i compagni "dispersi" dell'anno prima.
Con interventi mirati (quali? tutti promossi?) sulla dispersione,
Padoa Schioppa ha calcolato che, oltre ad evitare i costi sociali del
fenomeno, si potrebbero risparmiare almeno 10 miliardi in quattro
anni. Un miraggio?