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Tuttoscuola-Precari: braccio di ferro tra Senato e Governo?

Precari: braccio di ferro tra Senato e Governo? Il decreto legge per le graduatorie permanenti, all'esame del Senato per la conversione in legge, potrebbe subire modifiche non gradite dal Governo...

06/05/2004
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Tuttoscuola

Precari: braccio di ferro tra Senato e Governo?

Il decreto legge per le graduatorie permanenti, all'esame del Senato per la conversione in legge, potrebbe subire modifiche non gradite dal Governo.
Il presidente della Commissione cultura del Senato, sen. Asciutti di Forza Italia, si è dichiarato disponibile a ripristinare nel testo del decreto legge taluni emendamenti che la stessa commissione aveva approvato a marzo nell'esame del disegno di legge, ma che il Governo non aveva confermato nel testo del decreto legge 97/2004.
Il sottosegretario all'istruzione, sen. Siliquini, si è riservata di esaminare tali proposte emendative.
Come è noto, il Governo ha dovuto anticipare l'uscita del provvedimento sulle permanenti per consentire il regolare avvio dell'anno scolastico, adottando, come decreto legge, il testo dell'analogo disegno di legge uscito tardivamente dal Senato e non ancora esaminato dalla Camera.
Il testo del decreto legge però si è in parte discostato dal testo approvato dal Senato, il quale ora vorrebbe confermare la precedente scelta. Braccio di ferro in vista?
Le questioni controverse sembrano essere sostanzialmente due. La prima riguarda l'iscrizione con riserva in graduatoria permanente (proposta dal Senato ma non confermata dal Governo) dei docenti delle Ssis e dei laureandi in scienze della formazione primaria che stanno concludendo il corso di studi nella prossima sessione estiva, nonché dei docenti che stanno conseguendo l'abilitazione.

La seconda divergenza tra testo del Senato e testo del Governo riguarda l'aliquota dei posti da riservare ai passaggi verticali nei ruoli della scuola secondaria che l'emendamento del Senato aveva limitato al 20% (l'attuale limite è il 50%), ma che il testo del decreto legge non ha recepito, forse anche per non rallentare le operazione di mobilità che, a causa del ritardo che già si registra per la definizione degli organici del personale, hanno già subito due volte il differimento della data di pubblicazione.
E' fondamentale a questo punto che non vengano ritoccati i criteri e le modalità di valutazione dei titoli in quanto la modifica comporterebbe la proroga del termine fissato al 21 maggio p.v. per la presentazione della domanda di rideterminazione del punteggio dei titoli da parte degli aventi diritto.
Comunque, l'amministrazione ancora non ha proceduto alla ripartizione per ordine e grado di scuole del contingente di nomine in ruolo, che, come è noto, è soggetta alla registrazione della Corte dei Conti. A nessuno sfugge che i tempi sono ormai veramente stretti