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Tuttoscuola-Riforma: il fatto e il da fare

Riforma: il fatto e il da fare La legge delega aveva assegnato al Governo due anni di tempo per varare i decreti legislativi di attuazione e un altro anno e mezzo per integrarli eventualmen...

14/09/2004
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Riforma: il fatto e il da fare

La legge delega aveva assegnato al Governo due anni di tempo per varare i decreti legislativi di attuazione e un altro anno e mezzo per integrarli eventualmente dopo la loro entrata in vigore.

Mancano sette mesi allo scadere del tempo assegnato per il varo dei decreti (fatta salva eventuale possibile ulteriore proroga) e si possono fare i conti sul fatto e il da fare per capire se la riforma sarà completata anche se solo formalmente in tempo utile.

Vi è un solo decreto approvato definitivamente, il n. 59/2004, che riguarda scuola dell'infanzia e primo ciclo d'istruzione, ed è quello che ha consentito oggi di partire con la riforma.

Vi sono tre schemi di decreto legislativo approvati in prima lettura dal Consiglio dei ministri, già sottoposti al parere della Conferenza unificata, e attualmente in attesa dei pareri delle Commissioni parlamentari prima dell'approvazione finale. Si tratta degli schemi di decreto relativi a: servizio nazionale di valutazione, diritto-dovere e alternanza scuola lavoro.

Potrebbero essere approvati e pubblicati entro due-tre mesi al massimo.

Il ministero dell'istruzione ha predisposto anche un'altra bozza di schema di decreto legislativo che però non ha ancora iniziato l'iter consultivo. Si tratta dello schema di decreto relativo alla formazione al reclutamento degli insegnanti. Ipotesi di conclusione dell'iter: gennaio-febbraio 2005.

Mancano almeno altri due decreti legislativi che dovrebbero riguardare il secondo ciclo d'istruzione (sistema dei licei) e il sistema dell'istruzione e formazione regionale.

Difficile fare previsioni in merito, anche perché di entrambi i settori mancano i nuovi Piani di studio che dovrebbero definire l'impianto disciplinare dei due sistemi, senza contare che per il secondo in particolare ogni decisione dovrà essere definita d'intesa con le Regioni.

Sembra molto probabile, dunque, che il termine ultimo per il varo dei decreti (17 aprile 2005) non venga rispettato, costringendo il Governo a richiederne una proroga.

Varati comunque i decreti, dovranno anche essere predisposti tutti i relativi regolamenti di attuazione, in mancanza dei quali, i decreti stessi non potranno essere operativi.

D'altra parte riforme di questa dimensione hanno bisogno di molto tempo (e di riflessione, sperimentazioni e verifiche) e difficilmente riescono a passare dal progetto alla completa attuazione nello spazio di una legislatura.


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