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Tuttoscuola-Scontro o accordo tra ministro e sindacati?

Scontro o accordo tra ministro e sindacati? Nel pomeriggio di oggi si incontrano a viale Trastevere, presso il Miur, le delegazioni al gran completo per affrontare i nodi di attuazione del decret...

05/02/2004
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Tuttoscuola

Scontro o accordo tra ministro e sindacati?

Nel pomeriggio di oggi si incontrano a viale Trastevere, presso il Miur, le delegazioni al gran completo per affrontare i nodi di attuazione del decreto legislativo per il I ciclo d'istruzione.

Da una parte il ministro Letizia Moratti con i tre sottosegretari dell'Istruzione (Aprea, Siliquini, Caldoro) e dall'altra i segretari nazionali di Cgil-scuola, Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals, Gilda e Anp.

Completano le delegazioni per il ministero i direttori generali e, per le organizzazioni sindacali, componenti delle segreterie nazionali.

I sindacati confederali portano sul tavolo il no al decreto e, appena depositato al Tar del Lazio, il ricorso contro la circolare sulle iscrizioni.

Le delegazioni sindacali chiedono garanzie sugli organici, contrattazione delle nuove funzioni docenti (tutor e dintorni) e risorse finanziarie aggiuntive.

Il ministro presenta il suo decreto e le misure di sostegno per attuarlo fin dal prossimo anno scolastico.

Non si sa quanto intenda concedere in dilazione dei tempi di attuazione e in assicurazione sugli organici, oltre a quello che ha già previsto nel decreto.

Con tutta probabilità non vorrà concedere sconti sugli obiettivi fondamentali della sua rifor, tra cui il cambiamento del modello organizzativo del tempo pieno per il quale ha comunque garantito concretamente il servizio negli stessi termini quantitativi di ore settimanali esistenti.

Il confronto potrebbe diventare uno scontro e, quindi,una rottura dagli sviluppi non facilmente prevededibili, perché la scuola è in preallarme per la dichiarazione di stato di mobilitazione dichiarata dai sindacati ed è invitata nelle sue diverse componenti (docenti, genitori e studenti) alla manifestazioen nazionale di fine febbraio.

Si tratta di un confronto delicato e difficile, i cui esiti sono rimessi alla capacità politica delle parti di salvare gli aspetti sostanziali delle posizioni, rinunciando agli elementi secondari.

Difficile fare previsioni, ma, qualsiasi sia l'esito del confronto, l'incontro potrebbe rappresentare un momento di svolta per la riforma.


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