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Tuttoscuola-Secondo ciclo/1. "Campus", un oggetto misterioso

1. Secondo ciclo/1. "Campus", un oggetto misterioso Ma che cosa sono esattamente i "campus" dei quali parla, in una versione ulteriormente modificata, l'articolo 1, comma 14, del decret...

20/06/2005
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Tuttoscuola

1. Secondo ciclo/1. "Campus", un oggetto misterioso

Ma che cosa sono esattamente i "campus" dei quali parla, in una
versione ulteriormente modificata, l'articolo 1, comma 14, del decreto
legislativo sul secondo ciclo? In un primo momento sembrava che con
questa denominazione si intendesse fare riferimento alla creazione di
poli formativi onnicomprensivi nell'area tecnico-professionale. Ma
questo esplicito riferimento, comparso in una delle ultime bozze del
decreto, e' stato poi eliminato nell'ultima, quella approvata dal
Consiglio dei ministri dello scorso 27 maggio.
Forse si e' voluto in tal modo evitare un possibile contenzioso
politico-istituzionale con le Regioni, titolari della potesta'
legislativa sui percorsi professionali, ma lo si e' fatto a scapito
della identita' di cio' che, nei campus, si dovrebbe fare al di fuori
e in aggiunta ai percorsi liceali. La via maestra sarebbe stata quella
di affrontare il problema con le Regioni, mediante un accordo quadro
di accompagnamento e cogestione dell'intera fase di attuazione della
riforma (2006-2011), e anche con i sindacati della scuola, prevedendo
la piena utilizzazione del personale all'interno dei campus, con la
conservazione dello status giuridico ed economico.
Si e' preferito invece restare nel vago, riconoscendo a tutti i licei
la possibilita' di attivare i "campus". A nostro parere non e' stata
una buona idea, perche' la possibilita', riservata ai soli licei
tecnologici, economici e artistici, di articolare l'offerta formativa
sul territorio - da quella liceale a quella tri-quadriennale, dalla
formazione tecnica superiore alla formazione continua e per
apprendisti - ne avrebbe fatto il baricentro di quel "sistema di
istruzione e formazione", alternativo ai licei generalisti, del quale
parla la legge n. 53. In questo modo si finisce invece per offrire un
ulteriore argomento ai critici della "licealizzazione" dell'istruzione
tecnica: se tutti i licei possono fare i "campus", vuol dire che non
c'e' una specificita' dei licei "con indirizzi". Altro che licei
"vocazionali".
Altro aspetto da rilevare riguarda l'organizzazione dell'offerta
formativa, che nel campus resta saldamente in mano al Ministero che
decidera' attraverso un proprio decreto non solo l'istituzione dei
licei (di sua competenza), ma anche delle condizioni richieste nelle
diverse sedi che sono di competenza delle regioni e delle scuole.

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