Un camper della Cgil attraverserà l’Emilia Romagna per diritti e scuola
Il 5 dicembre alla guida ci sarà l’ex segretario del Pd Bersani
Un camper della Cgil attraverserà l’Emilia Romagna per diritti e scuola - Un camper che attraverserà l’Emilia-Romagna in 10 tappe, a partire da domani fino al 14 dicembre. È così che la CGIL vuole portare all’attenzione dei cittadini i temi del lavoro, del diritto allo studio, dell’istruzione e della ricerca pubbliche. Una importante tappa sarà quella di Bologna il 3 dicembre, seguita da quella di Piacenza il 5 dicembre, che vedrà alla guida del camper della CGIL l’ex segretario del PD, Pierluigi Bersani.
MAPPA PERCORSO EMILIA ROMAGNA
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“Lo abbiamo definito il camper dei diritti”, spiega Monica Ottaviani segretaria generale FLC CGIL Emilia-Romagna, illustrando i dettagli dell’iniziativa ‘Stesso Paese, stessi diritti. Una, unica, unita, la conoscenza non si spezza!’. “In occasione dello sciopero generale del 17 novembre l’iniziativa ha già fatto tappa in Toscana e da domani fino al 14 dicembre farà tappa in Emilia-Romagna”, aggiunge. Il mezzo sosterà nelle piazze e nei luoghi più sensibili della regione, perché “venendo meno il presidio democratico si rischia di mettere a rischio il nostro punto di riferimento più importante, la Carta Costituzionale - aggiunge Ottaviani - Ogni territorio ha già immaginato delle iniziative peculiari, dai flash mob, ai dibattiti pubblici, al coinvolgimento delle associazioni anche sui temi legati alla violenza contro le donne”.
Insieme alla CGIL ci saranno anche “personaggi di spicco che ci aiuteranno a sviluppare temi come la lotta alla precarietà, la privatizzazione del sistema scolastico, come per esempio sta avvenendo per gli istituti tecnici e professionali e per il liceo del Made In Italy - prosegue Ottaviani - e vogliamo contribuire a portare l’attenzione sull’autonomia differenziata” delineata dal disegno di legge Calderoli. Tra i temi caldi, anche il ridimensionamento della rete scolastica.
“Il governo vuole procedere ad un ulteriore taglio con oltre 800 istituti che verranno cancellati a livello nazionale e 21 in Emilia-Romagna - ricorda Ottaviani - dove abbiamo istituti da 1400-1500 alunni”. “Abbiamo bisogno di riprendere in mano i temi dei diritti e rilanciare la contrattazione” a partire dai “temi non risolti servizi essenziali come quelli della scuola e dell’istruzione”, aggiunge Maurizio Lunghi, della segreteria della Cgil regionale.