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Una manifestazione per la ricerca scientifica in Francia

Il movimento Sciences in Marche, fondato da un gruppo di ricercatori di Montpellier, sta organizzando una “multi-manifestazione” dalle varie città Francia a Parigi dal 27 settembre al 19 ottobre 2014

28/08/2014
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ROARS

sciencesenmarche

[Versione orginale pubblicata su Liberation. Traduzione di Francesco Sylos Labini]

Il movimento Sciences in Marche, fondato da un gruppo di ricercatori di Montpellier, sta organizzando una multi-manifestazione” dalle varie città Francia a Parigi dal 27 settembre al 19 ottobre 2014. Più di 3.000 direttori di laboratorio hanno ricevuto questa estate una lettera  in cui si chiedeva  loro di sostenere questa iniziativa, che è strutturata in diversi comitati organizzatori locali

Finanziamenti della ricerca pubblica: dietro i comunicati del governo, il disastro per i laboratori pubblici.

I risultati finali del bando 2014 dell’Agenzia Nazionale della Ricerca (ANR) sono disponibili dalla fine di luglio. Il bilancio per i laboratori di ricerca pubblici francesi è catastrofico, considerando che l’ANR è progressivamente diventata la principale fonte di finanziamento della ricerca in Francia: solo l’ 8,5% dei progetti di ricerca presentati sarà finanziato! La situazione di sotto-finanziamento che  stiamo vivendo rende il personale, che si sente preso in giro, demotivato con il risultato che molti laboratori non possono  permettersi più lavorare.

Ricordiamo che il canale usuale di finanziamento laboratori di ricerca pubblici francesi è attraverso una sovvenzione di base, ricevuto annualmente dall’istituzione di appartenenza di ciascun laboratorio (CNRS, Università, altri enti pubblici). La ANR è stata originariamente creata nel 2005  come complemento a questi finanziamenti di base, ovvero per sostenere dei progetti ambiziosi di collaborazione tra laboratori pubblici e privati​​. Tuttavia la riduzione del bilancio delle  istituzioni di ricerca e delle università  ha comportato, negli ultimi due decenni, una grave erosione del finanziamento di base: così, lungi dall’essere un’agenzia che provvede ad un  finanziamento ulteriore rispetto a quello strutturale, l’ANR è diventata la principale fonte di finanziamento dei laboratori in molte discipline. Al di là della comunicazione formale del governo che afferma di tenere in considerazione il ruolo chiave della ricerca scientifica, la combinazione tra la bassissima  dotazione di base dei laboratori e il misero tasso di successo dei progetti selezionati dall’ANR 2014, ha messo la  maggior parte dei laboratori in una situazione insostenibile che colpisce fortemente lo sviluppo della loro ricerca.

Pertanto, come notato da Vincent Berger, relatore generale del comitato direttivo del coordinamento delle assise dell’istruzione superiore e della ricerca [...] siamo andati troppo lontano nel finanziamento dei progetti.  E’ contro-produttivo  pagare il personale senza dare loro i mezzi per lavorare. Così il CNRS, la principale organizzazione di ricerca francese, non ha più i mezzi per finanziare la ricerca nei suoi laboratori, e circa l’80% della sua sovvenzione statale nel 2013 ha finanziato unicamente i salari dei ricercatori, che ammontano a più di 2 miliardi di euro, lasciando pochissime risorse per le attività di ricerca di base. L’assurdità della situazione va anche oltre. Considerando che in media sono necessari almeno 10 giorni lavorativi (basso caso) per scrivere, elaborare e  valutare ciascuno dei 8300 progetti presentati al bando di gara dell’ANR, si arriva all’esorbitante cifra di  200 anni lavoro che sono  pagati dal contribuente francese e che sono andati sprecati per la bassa soglia di accettazione dei progetti.

Per porre fine a  sia alla carenza di risorse che al loro spreco, chiediamo il ritorno ad un livello di finanziamento che copra  i progetti correnti dei laboratori. La situazione è così terribile che noi crediamo che una triplicazione del finanziamento di base stanziato dalle organizzazioni di ricerca dei laboratori sia necessaria per ripristinare la competitività della nostra ricerca. Il costo annuale di tale misura sarebbe dell’ordine di 600 miloni di euro, circa il bilancio annuale della squadra di calcio Paris Saint-Germain. I progetti particolarmente ambiziosi che coinvolgono più gruppi di ricerca in collaborazione, potranno quindi ottenere finanziamenti aggiuntivi attraverso l’Agenzia Nazionale delle Ricerche. Un piano pluriennale che preveda la creazione annuale di migliaia di posti statutari a tutti i livelli di istruzione superiore e di ricerca completerà questo sistema, per ripristinare la fiducia e le prospettive dei giovani scienziati. Quest’ultimo aspetto sarà spiegato con maggiore dettaglio nel nostro prossimo comunicato stampa.

I mezzi  per condurre questa politica di rifinanziamento esistono già attraverso una ridefinizione e una ridistribuzione parziale del Credito d’Imposta per la Ricerca (CIR) che può garantire una migliore assistenza alle imprese innovative, in particolare PMI, alla ricerca e all’istruzione pubblica. Per la cronaca, più report indicano che gran parte del CIR è diventato nel tempo un unico scudo fiscale senza un impatto significativo sullo sforzo di ricerca del paese. La ridistribuzione di meno del 10% del CIR d dovrebbe finanziare l’incremento degli ammortamenti  per i laboratori qui proposti.

Gli scienziati del nostro paese devono essere in grado di contribuire efficacemente per superare la crisi economica e morale che stiamo vivendo. Dobbiamo dare loro i mezzi per una politica ambiziosa della ricerca, istruzione superiore e innovazione.