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Unione sarda- Scuola, graduatorie in forte ritardo

Piogge di ricorsi contro Ministero e Provveditorati. Le nomine dei docenti potrebbero slittare Scuola, graduatorie in forte ritardo Nell'Isola coperto solo il 18% dei posti vacanti. Si...

14/08/2004
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L'Unione Sarda

Piogge di ricorsi contro Ministero e Provveditorati. Le nomine dei docenti potrebbero slittare
Scuola, graduatorie in forte ritardo
Nell'Isola coperto solo il 18% dei posti vacanti. Sindacati critici
Sono meno di cinquecento gli insegnanti che a partire da settembre passeranno di ruolo. Il che significa che appena il 18% dei posti vacanti sarà coperto. E l'anno prossimo ci saranno nuovi pensionati e il divario tra disponibilità e assunzioni potrebbe crescere anziché ridursi progressivamente. In più c'è il problema dei docenti che saranno chiamati per sostituzioni a tempo determinato. In molte province, prima fra tutte Cagliari, le graduatorie non sono pronte. Il Ministero, hanno denunciato i sindacati di categoria, ha cambiato più volte i criteri scatenando il caos. Risultato, il Provveditorato è sommerso dai ricorsi e il rischio è che non sarà possibile fare le nomine entro l'inizio dell'anno. Quindi molti alunni si ritroveranno per mesi senza insegnanti. Per le scuole secondarie, a partire dal 23 agosto si ultimeranno le graduatorie per gli insegnanti di terza fascia. I giochi dovranno necessariamente essere conclusi entro il primo settembre o si perderà un intero anno.
I numeriNell'Isola le cattedre vacanti sono 2.333. Il Ministero aveva promesso 15.000 assunzioni in tutto il territorio nazionale, ma in Sardegna se ne faranno appena 426. A passare di ruolo saranno insegnanti di tutti gli ordini scolastici: 69 quelli nella scuola dell'infanzia, 73 nella primaria (ex elementare), 79 nella secondaria di primo grado (ex media) e 108 nella secondaria di secondo grado. Inoltre passano di ruolo anche 97 insegnanti di sostegno. In media si assegnerà dunque solo il 18% delle cattedre disponibili. La percentuale sale a 23,5% per le scuole dell'infanzia e a 20,4% per le primarie. Ma si abbassa a 12.5% nelle ex medie e a 14.6% nelle superiori e negli istituti tecnici.
Le reazioniI sindacalisti lanciano l'allarme, gridano allo scandalo e minacciano, anzi, promettono battaglia non appena ricominceranno le lezioni. "Impossibile che il governo non capisca le reali esigenze del mondo della scuola e che con le sue manovre crei il caos, deve avere un progetto ben preciso", tuona Peppino Loddo, della Cgil scuola e spiega: "Fanno impazzire ad arte il sistema di reclutamento rodato da decenni e che ora garantisce, tramite il concorso pubblico, trasparenza e imparzialità". In pratica", secondo il sindacalista, "il piano sarebbe quello di cambiare le regole e creare un albo professionale cui i capi di istituto attingeranno secondo la propria discrezionalità". "Il Governo continua con la sua politica di precarizzazione e razionalizzazione", rincara la dose Pino Ciulu, segretario regionale della Cisl. "Invece di investire nella scuola si continua a tagliare risorse a discapito della qualità del servizio. Continuando così non si potrà mai garantire un'adeguata offerta formativa, con buona pace per la tanto citata dispersione scolastica per cui si cercano cure e rimedi, senza pensare che la risposta è tutta nelle risorse umane della scuola".
Educatori e AtaPoche assunzioni anche tra ausiliari, tecnici e amministrativi. Solo il 2.9% della richiesta sarà soddisfatto. I posti disponibili sono infatti, in tutta l'Isola, 2.172, ma il contratto lo otterranno appena in 64. Per quanto riguarda gli educatori, ne servirebbero 27, saranno regolarizzati in 9.
ReligioneUn'altra novità che chiude una discussione durata 150 anni, riguarda gli insegnanti di religione. A partire da settembre, per la prima volta, passeranno di ruolo 638 docenti che in tutta Italia entrano, a tutti gli effetti, nei ranghi dei dipendenti statali.

Alice Guerrini