Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unione Sarda: Scuola, sui tagli degli organici . La Flc-Cgil: ''La Regione intervenga''

Unione Sarda: Scuola, sui tagli degli organici . La Flc-Cgil: ''La Regione intervenga''

Dopo l'incontro, ieri, con la Direzione scolastica regionale sono emersi gli ulteriori disastrosi effetti derivanti dall'operazione tagli sugli organici delle scuole sarde. Lo sostiente in una nota, il segretario della Flc-Cgil, Peppino Loddo

27/05/2009
Decrease text size Increase text size
L'Unione Sarda

Dall'incontro avuto ieri con la Direzione Scolastica Regionale sono emersi gli ulteriori disastrosi effetti derivanti dall'operazione tagli sugli organici delle scuole sarde. Lo ha sostenuto, in una nota, il segretario della Flc-Cgil, Peppino Loddo, il quale ha chiesto al Consiglio Regionale di affrontare il "Tema Scuola" e di esercitare la sua forte azione nei confronti dell'Esecutivo perché si faccia carico della "Vertenza organici". "Oltre 500 docenti in Sardegna sono soprannumerari e devono cambiare sede di servizio peggiorando le loro condizioni di vita e di lavoro e aumentando il carico delle spese sostenute per lavorare. Mancano ancora le operazioni sulle scuole medie, perciò prevedibilmente questi numeri aumenteranno - ha spiegato Loddo - particolarmente colpita Nuoro che registra soprannumero sia nelle elementari, sia nelle superiori, ma anche Cagliari e Sassari pagano un prezzo salato. Questa situazione è inaccettabile anche perché aggravata da tagli aggiuntivi e non richiesti e dalle illegittime operazioni nella costituzione di moltissime cattedre nelle scuole superiori (oltre le 18 ore), in aperta violazione delle norme nazionali. Inoltre la costituzione delle cattedre, unendo vari pezzi, si sta rivelando, per come è condotta, una operazione di grande ingiustizia che sta danneggiando anche i docenti con maggiore anzianità di servizio". Dei circa 900 attuali precari di "lunga durata", incaricati e supplenti annuali, perlomeno 400, calcolo ancora provvisorio, rimarranno a casa, a causa dei tagli ovviamente delle classi e delle cattedre e per il prioritario utilizzo dei docenti di ruolo in soprannumero - ha sottolineato il Sindacato - l'operazione tagli e la forte riduzione degli organici di diritto comporterà inoltre che non vi saranno immissioni in ruolo. Infatti sui 19.943 posti reali in organico 2009-2010, cui aggiungere 120 posti DOP (Dotazione organico soprannumero) strutturalmente in soprannumero, insistono 19.979 titolari di ruolo: dunque l'organico è sostanzialmente saturo. La Cgil ha quindi denunciato che "in un colpo solo si deteriorano: il servizio scolastico, riducendo tempo scuola e insegnamenti; le condizioni del personale di ruolo; le opportunità per i precari di continuare a lavorare e di essere immessi in ruolo. Invece di correr dietro alle fumose sfide obiettivo della Gelmini che ipotizzano di fare della Sardegna un 'caso pilotà o un 'laboratorio dell'eccellenzà il Presidente della Regione e l'Assessore Regionale della Pubblica Istruzione dovrebbero sviluppare una forte iniziativa per impedire questo scempio e il ritrarsi dello Stato dal garantire il diritto all'istruzione e al lavoro nella nostra Isola".