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Unione sarda-Sperimentazione....

A una settimana dall'inizio dell'anno scolastico (il 16 settembre) non si conoscono ancora le dieci scuole (otto statali, due private) nelle quali sarà avviata la sperimentazione della riforma ...

08/09/2002
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L'Unione Sarda

A una settimana dall'inizio dell'anno scolastico (il 16 settembre) non si conoscono ancora le dieci scuole (otto statali, due private) nelle quali sarà avviata la sperimentazione della riforma Moratti. Martedì si pronuncerà il Consiglio nazionale della Pubblica istruzione per il parere non vincolante ma obbligatorio. L'11 settembre, come annunciato dalla direzione regionale scolastica, potrebbe essere divulgato l'elenco degli istituti che potranno effettuare i test. Soltanto allora scatterà la fase operativa, con il pronunciamento dei collegi dei docenti e l'illustrazione dei progetti alle famiglie. L'argomento sarà al centro di una riunione che la Cgil-scuola ha organizzato per domani a Cagliari (istituto tecnico Giua, via Montecassino, ore 16.30): è il primo faccia a faccia nell'Isola tra sindacati (Fabrizio Dacrema, Cgil nazionale) e ministero (parlerà l'ispettore Gabriele Uras, responsabile della sperimentazione in Sardegna e componente della direzione scolastica regionale). Il dibattito, a cui parteciperà anche il Movimento per la cooperazione educativa e tutto il personale della scuola (dirigenti, docenti e personale Ata), sarà l'occasione - spiega il segretario della Cgil Peppino Loddo - per fare chiarezza e trasparenza sulla sperimentazione: rifiutiamo con forza manovre di pura immagine, da parte di un ministro che fa fatica anche nel confronto con lo stesso Governo cui appartiene". La Cgil lancia l'iniziativa per mettere a confronto le varie posizioni, ma respinge fin d'ora "ogni pressione sui dirigenti scolastici, non rispettose dell'autonomia. Lo scopo è solo quello di fornire un'apparente area di consenso rispetto all'operazione-Moratti". Tutto questo mentre "si assiste al tentativo di fare partire comunque una sorta di controriforma strisciante. La sperimentazione è stata avviata nonostante il provvedimento del Governo non sia stato approvato dal Parlamento e in assenza del parere del Cnpi