Unità-Anche la scuola allo sciopero del 24

.10.2003
Anche la scuola allo sciopero generale del 24 ottobre
di red

Anche la scuola aderirà allo sciopero generale contro la riforma delle pensioni, indetto da Cgil, Cisl, e Uil per il 24 ottobre. A comunicarlo sono i sindacati confederali della scuola, che spiegano le motivazioni della loro adesione allo sciopero. "Circa 400.000 lavoratori della scuola maturano la pensione nei prossimi 8 anni, ma molti di loro rischiano di doverla posticipare da 3 a 7 anni oppure di dimezzarla accedendovi con il sistema contributivo. Per tutti si prospetta il rischio di perdere il diritto alla pensione di anzianità" afferma una nota di Cgil-Scuola, "si aggiunga che per tutti i giovani lavoratori l'introduzione di forme di lavoro sempre meno continuativo impedirà di fatto o ritarderà all'inverosimile il raggiungimento dei minimi pensionabili".

In più, secondo il sindacato scolastico della Cgil, Il governo non intende mettere in Finanziaria soldi per il rinnovo del biennio economico contrattuale 2004-2005, continua a non volere assumere il personale precario, e progetta una riforma della scuola "che comporterà la separazione degli alunni e la canalizzazione precoce, la fine del tempo pieno e prolungato, nuove gerarchie di valore tra gli insegnamenti e tra gli insegnanti e una perdita secca di posti di lavoro".

Si allargano così le fila delle sigle sindacali che parteciperanno alla manifestazione del 24 ottobre. Anche i sindacati di base Cobas hanno confermato la loro partecipazione allo sciopero generale organizzato da Cgil, Cis, e Uil. I Cobas, inoltre, respingono la richiesta della Commissione di garanzia di contenere lo sciopero del 24 entro quattro ore: "La commissione esula dalla sue funzioni. I lavoratori confermano le modalità del loro sciopero per fermare il progetto di smantellamento del sistema previdenziale pubblico".

Lo sciopero generale è stato indetto dai tre sindacati confederali per bloccare la riforma delle pensioni messa in progetto dal governo Berlusconi. Se la legge Finanziaria fosse approvata i lavoratori uscirebbero duramente colpiti dal nuovo assetto previdenziale: bisognerebbe aspettare sessantacinque anni di età o i quaranta di contributi per potersi godere la pensione. Pochi giorni fa l'esame della Finanziaria in Parlamento è stato bloccato a causa dell'assenza dell'emendamento del governo, proprio sul tema delle pensioni.