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Unità: Bimbi legati con scotch, la psicologa: racconti veri

MA LA MAESTRA NEGA

22/11/2006
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l'Unità

Il giorno dopo la scuola la protegge. La maestra dell’istituto materno statale «Maurizio Poggiali» accusata da un gruppo di mamme e papà di imbavagliare con lo scotch i suoi scolari, viene descritta dai colleghi come un «valida insegnante dalla reputazione irreprensibile» e da molti genitori, che ieri hanno incrociato con disappunto, i cronisti, come «una persona da non criminalizzare» o, «magari, da sospendere», ovvero «da trasferire in un ufficio amministrativo». «La questione doveva essere risolta nella scuola. Facendo delle indagini interne. Magari mettendo delle telecamere. Ha sbagliato chi ha voluto chiamare i giornalisti».
Il giorno dopo l’esposto firmato da 17 genitori di rispettivi bambini - sui 24 in totale che sono alunni della maestra, tutti della sezione C - la procura di Roma, nelle persone del sostituto Maria Cordova e del pm Mirella Cervadoro, ieri mattina ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti sui minori l’insegnante, che si chiama Maria Teresa, ha 56 anni e da un solo anno insegna nell’istituto Poggiali. Lei annuncia querele contro chi l’accusa. «Non ho fatto niente di quello che si dice», fa sapere tramite gli avvocati. Saranno adesso i carabinieri del nucleo operativo di Roma ad ascoltare i firmatari dell’esposto, dopo aver svolto un sopralluogo in via Benedetto Croce dov’è la sede della scuola. I genitori certi che i loro bambini sarebbero stati legati con lo scotch sarebbero in quattro, una decina quelli i cui bambini avrebbero visto i compagni sottoposti alle sevizie. Secondo quanto dichiarato da un genitore ai cronisti, i maltrattamenti ai bambini risalirebbero già all’anno scorso. E la psicologa della scuola, questo 10 novembre, dopo un incontro con i bambini e i genitori aveva stabilito che quei racconti infantili erano da ritenere «verità». a.c.


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