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Unità: «Bloccheremo la privatizzazione del sistema-istruzione»

MIMMO PANTALEO Segretario della Flc-Cgil: il governo sta rompendo con una parte del paese. Brunetta si scusi con gli insegnanti

10/10/2008
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l'Unità

/ Roma

ma.ier.Con la Moratti non fu così. I confederali uniti non scesero in piazza per difendere la scuola. La Flc-Cgil fu il sindacato che per primo ha saputo capire il malcontento del paese. Mimmo Pantaleo, segretario generale: «Ecco il perchè della serrata nazionale».

La Gelmini si merita lo sciopero generale?

«Il ministro ha un metodo autoritario: nessun confronto con le organizzazioni sindacali, nessun dibattito parlamentare. Da questo governo c’è la conferma a non considerare la ricchezza di soggetti intermendi. Vogliono distruggere il sindacato, la Gelmini è l’esecutore materiale».

Non c’è nulla di buono nella controriforma Gelmini?

«Non c’è un disegno. Tutto è subordinato al risparmio: oltre 130 mila insegnanti in meno, meno classi e ore di lezione, aumento degli alunni per classe. Obiettivo: superare il sistema pubblico».

L’appello della Gelmini alle imprese: «Sponsorizzate scuole e università, non solo le squadre di calcio», va in questa direzione?

«La privatizzazione del sistema universitario produrrà un aumento delle tasse negli atenei. E anche le scuole verrebbero subordinate all’interesse delle imprese. Una logica che non ha paragoni in Europa».

Ma fare uno sciopero generale a fine mese non è tardivo? Il decreto sul maestro unico potrebbe già essere stato convertito in legge...

«La nostra battaglia va ben oltre la conversione del 137. Sono sul piatto il piano d’intervento sulle medie e le superiori, il progetto Aprea sulla scuola, il fedarilismo fiscale, l’applicazione della Finanziari... Verissimo che il governo ha dalla sua i numeri per imporre la conversione in legge del decreto. Ma noi non siamo stati con le mani in mano: abbiamo contribuito a far nascere uno straordinario movimento nel paese: sindacati, famiglie e studenti. Lo sciopero generale deve essere visto come un’ulteriore tappa: discussione sulla riforma della scuola».

Sono settimane ormai che davanti al ministero dell’Istruzione si manifesta e si protesta: precari, statali, ricercatori, insegnanti, genitori e studenti. Servirà a qualcosa lo sciopero generale?

«Possiamo fermare questo governo. Per ora incassiamo un risultato: la rottura tra il paese reale e il governo. Che deve ascoltare questo enorme movimento che è in piazza. Se non lo fa, la protesta si allargherà».

Brunetta attacca gli insegnanti: pagati troppo...

«Vorrei conoscere il reddito di Brunetta, anche come docente universitario. Il suo è un attacco sconclusionato: i salari dei docenti sono tra i più bassi d’Europa e tuttavia questo mestiere viene svolto con passione. Se ha coraggio, chieda scusa agli insegnanti».