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Unità: Cgil, anno record iscritti a 5,69 milioni crescono le donne

Tra le nuove adesioni più immigrati e giovani A maggio la conferenza di organizzazione

18/03/2008
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l'Unità

di Felicia Masocco / Roma

IL PUNTO La Cgil cresce e ripensa se stessa con una conferenza d’organizzazione. Si terrà alla fine di maggio a Roma, a quindici anni dalla precedente. Un lasso di tempo in cui il mercato del lavoro è stato rivoltato come un calzino e anche il tessuto sociale
ha cambiato connotati imponendo al sindacato di attrezzarsi per affrontare le nuove sfide. La Cgil arriva all’appuntamento (29, 30 e 31 maggio) in ottima salute: i suoi iscritti continuano a crescere, ne conta 5.697.774 con un aumento dello 0,83% rispetto al 2006. Un trend che promette di continuare nel 2008 - con l’obiettivo si superare 50mila new entry - e che conferma, rafforzandolo, il ruolo dei lavoratori attivi che aumentano di 50.936 unità (l’1,93%) mentre gli iscritti tra i pensionati flettono di 1.936 unità (-0,06%). Ci sono più immigrati, più donne e più giovani sotto i trent’anni. «Siamo un po' più il sindacato dei lavoratori e un po’ meno dei pensionati», ha commentato Guglielmo Epifani.
Un buon quadro per cominciare una stagione di novità e incognite. La Conferenza cadrà a elezioni passate e a nuovi assetti politici noti, e dopo che anche Confindustria avrà cambiato leadership. Ma non sarà un precongresso. A escluderlo è lo stesso Epifani che insieme alla segretaria organizzativa Carla Cantone ieri ha fatto il punto sul tesseramento e sull’appuntamento di maggio. «Non sarà un precongresso, ma un’occasione per discutere e riflettere sugli strumenti organizzativi a distanza di 15 anni. È infatti cambiato il ciclo produttivo e oggi ci sono più lavoratori precari di allora. In un mondo che cambia il sindacato vuole stare al passo con i tempi». Dall’attualità politica e dai rapporti con Confindustria però non si potrà prescindere, «li affronteremo - aggiunto Epifani - e faremo il punto sulle cose da fare».
La macchina è già in moto, ma il percorso classico che vuole l’avvio a livello nazionale e poi via via fino alla periferia, è stato capovolto per volere di Carla Cantone, prima donna a ricoprire il delicato ruolo di responsabile dell’organizzazione. «È un appuntamento per noi importantissimo - ha spiegato - lo abbiamo voluto mantenere nonostante gli ostacoli ordinari e straordinari degli ultimi mesi». Cita l’impegno per il protocollo sul Welfare, il referendum che ne è seguito, la crisi di governo. «Ma in questo momento è più che mai necessario parlare alla nostra dirigenza, per ragionare su come dovrà essere la Cgil e come dovrà riorganizzarsi». 924 delegati, 200 invitati e un documento politico che si sviluppa sotto lo slogan “I nostri valori al lavoro” e si pone in continuità con quanto uscito dall’ultimo congresso: c’è al centro il territorio, ma anche quel riprogettare il paese che campeggiò a Rimini, fino a una nuova confederalità.
Tornando ai numeri e alla composizione degli iscritti, la Cgil mostra di essere uno specchio abbastanza fedele delle trasformazioni del mercato del lavoro. Più che significativo è l’aumento dei lavoratori immigrati a +12% sul 2006. Sono in totale il 10% degli iscritti attivi. Crescono anche le donne, +14% e si attestano al 46,% del totale, mentre i pensionati superano il 50%. Importante, per il turn-over dell’organizzazione, il dato relativo agli under 30, sono il 18% in più per un totale di circa 600mila. Tra le categorie spiccano gli edili della Fillea che ha il primato dei nuovi tesserati con +4,24%; segue la Filcams (commercio e servizi) con +4,20%, e cresce ancora la Funzione Pubblica con +1,82% e si conferma la federazione più numerosa. Torna in attivo la Fiom (+0,07), dopo le flessioni degli ultimi anni dovute alle grandi ristrutturazioni nell’industria. Le stesse che penalizzano fortemente i tessili della Filtea a -5,02%.