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Unità: Cisl forza sui contratti: pronti all’intesa anche da soli

Cgil: l’idea di un accordo a tutti i costi non aiuta, l’unità sindacale è un valore irrinunciabile. Uil: nulla di nuovo da dire

26/08/2008
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l'Unità

/ Milano

Se non è uno strappo, molto ci somiglia. La Cisl è determinata a raggiungere un accordo sulla riforma del modello contrattuale entro la fine di settembre «ad ogni costo». Anche quello di firmare l’intesa con Confindustria da sola, cioè senza Cgil e Uil. L’obiettivo, dice il segretario generale Raffaele Bonanni, è quello di portare a casa entro l’anno un accordo con il governo per godere di detassazioni forti e strutturali sul salario di produttività. Obiettivo che il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. ha subordinato alla sottoscrizione dell’intesa.
«Chi può mettersi contro? Voglio proprio vederlo..» - dice Bonanni da Rimini, dove è ospite del meeting di Cl. Suscitando reazioni opposte: Confindustria, naturalmente, applaude, la Uil tace, la Cgil reagisce rimarcando il «valore irrinunciabile» dell’unità sindacale, mentre l’ex ministro Cesare Damiano auspica un accordo «con tutti».
«Per quanto ci riguarda, l'unità del sindacato è un valore irrinunciabile e un bene per i lavoratori, perchè così si possono ottenere risultati migliori. Noi della Cgil continueremo a ricercarla poichè in questa trattativa ci guida non solo la volontà unitaria, ma una piattaforma unitaria», avverte il segretario confederale Agostino Megale. Mentre la collega Susanna Camusso sottolinea che «l’idea dell’accordo a tutti i costi non aiuta, anzi, mette in difficoltà la trattativa e pone il sindacato in una posizione di debolezza nei confronti di Confindustria». La quale, invece, loda la determinazione con cui l’organizzazione guidata da Bonanni punta a chiudere un accordo che, dice il direttore generale, Maurizio Beretta, guarda alla «crescita e all’aumento dei salari attraverso l’innalzamento della produttività e della competitività». Anche se gli industriali preferirebbero un’intesa con tutti.
Per verificare quali saranno gli esiti di questa accelerazione lo diranno i fatti. E presto. Il 2 settembre sindacati e Confindustria torneranno a sedersi al tavolo di confronto. C’è ancora da definire il capitolo del calcolo dell’inflazione nei rinnovi contrattuali, su cui le parti si erano lasciate con la promessa di una nuova proposta da parte di viale dell’Astronomia. Sciolto questo nodo, resta da affrontare il capitolo della definizione dei contenuti della contrattazione di primo e secondo livello. A cui si intreccia il tema della detassazione dei premi di produzione. Ma, ricorda Camusso, «continuare a invocare la norma sullo straordinario come misura unica non basta». «Se davvero il governo vuole aiutare la trattativa - dice Megale - dovrebbe restituire nel 2008 il fiscal drag dei lavoratori dipendenti. Poichè con l'inflazione al 4,1%, ad ogni lavoratore verrebbero a mancare 362 euro in busta paga