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Unità: Contentino del ministro per i prof in bilico Cgil: restano i tagli

I «contratti di disponibilità» a cui ricorre il ministro dell’Istruzione Gelmini non convincono insegnanti precari e sindacati. Netta la bocciatura della Cgil: «Nessuna risorsa in più e conferma dei tagli».

04/09/2009
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l'Unità

GI. VI.

Il ministero interviene ma la protesta dei precari continua. «I contratti di disponibilità» sono un palliativo per salvare dalla disoccupazione solo una piccola parte e «a noi non serve un "contentino", ma il blocco dei tagli in corso» commentano i Comitati italiani precari.
L’accordo presentato dal ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini prevede una indennità di disoccupazione speciale rivolta ai migliaia di lavoratori della scuola che lo scorso anno firmarono un contratto annuale e che quest’anno rimarranno invece disoccupati a causa dei 42mila tagli al corpo docente e dei 15mila al personale Ata disposti dal Governo.
LA BOCCIATURA

Ma la Cgil-Scuola boccia il piano: «Nessuna estensione degli ammortizzatori sociali e nessuna risorsa in più - attacca il segretario Mimmo Pantaleo - Conferma dei tagli e nessun cambiamento nella politica del governo». Intanto è concluso l’accordo con la Regione Campania che stanzierà nel prossimo biennio 20 milioni di euro per i precari.
Dopo le proteste di piazza, il governo si occupa dei precari della scuola. Gemini ha comunicato alla stampa alcuni contenuti del provvedimento che l’esecutivo sta mettendo in piedi per attenuare l’impatto del taglio agli organici della scuola che ha messo fuori gioco migliaia di precari. «Non sappiamo ancora se l’intervento sarà oggetto di un decreto legge ad hoc o del decreto Ronchi - chiarisce la Gelmini - Si tratta di una norma di legge che coinvolge i ministeri dell’istruzione e del Welfare e l’Inps». Sono i cosiddetti contratti di disponibilità a favore di coloro che nel 2008/2009 hanno avuto un contratto annuale o fino al 30 giugno.
A un numero imprecisato di supplenti (da 10 a 18 mila) verrà assicurato l’anticipo dell’indennità di disoccupazione e la precedenza nel conferimento delle supplenze brevi, di qualche giorno o poche settimane, e per quelle attività che le scuole organizzano per il recupero della dispersione scolastica o a favore dei soggetti più deboli. Ma occorrono apposite liste.
I NUMERI

Questi i numeri della Gelmini: 42mila posti tagliati e 30mila pensionamenti. Con un taglio effettivo di 12mila precari che saranno salvati con i contratti di disponibilità. Ma da Palermo, l’ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, avverte: «È una farsa. Il costo dell’operazione dei contratti di disponibilità - spiega - è lo stesso a conti fatti della riconferma dei precari dello scorso anno. Perché non si è percorsa la strada più semplice di riconfermare chi ha lavorato l’anno scorso?».