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Unità-Contratti, una nuova stagione di lotte

Oggi si ferma il pubblico impiego, e il governo chiede di schedare chi sciopera MILANO Oggi saranno i tre milioni di lavoratori del pubblico impiego a farsi sentire, con l'ottavo sciopero p...

21/05/2004
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l'Unità

Oggi si ferma il pubblico impiego, e il governo chiede di schedare chi sciopera
MILANO Oggi saranno i tre milioni di lavoratori del pubblico impiego a farsi sentire, con l'ottavo sciopero per il contratto e una grande manifestazione a Roma. Tra poche settimane toccherà agli operai di Mirafiori, affiancati dalle forze politiche e istituzionali (gonfalone della città di Torino compreso) scendere in piazza, per la prima volta a pochi giorni dal voto. E con le troppe vertenze contrattuali ancora aperte appare ormai evidente che in questa campagna elettorale le voci "lavoro", "contratto" e "diritti" avranno un peso determinante. Sindacati e organizzazioni imprenditoriali dell'edilizia (che interessa oltre unmilione e 200.000 lavoratori) hanno chiuso soltanto ieri una trattativa per il contratto trascinata per cinque mesi oltre la scadenza naturale. Perché anche un settore che va a gonfie vele ha scelto di fare orecchie da mercante di fronte a una richiesta di adeguamento salariale e un minimo di accorgimenti normativi per un mercato dove trionfano il sommerso e le morti bianche. Ed è clamorosa e paradossale anche la vicenda che riguarda quasi un milione e 800.000 addetti del commercio: il loro contratto nazionale di lavoro è scaduto addirittura nel dicembre del 2002, cioè 17 mesi fa. Eppure ancora non si vede l'approdo della trattativa aperta da sindacati e associazioni di categoria. Si dispera che possa concludersi prima della pausa estiva e per questo, per sabato 19 giugno, le organizzazioni sindacali confederali hanno proclamato un nuovo sciopero e una manifestazione nazionale a Roma. Saranno decisivi i prossimi 15 giorni, poi, per il contratto del legno (scaduto da 6 mesi) e quello della gomma-plastica, in ritardo di quasi 7 mesi. I tessili sono arrivati al traguardo dopo grande fatica e pazienza (che significa mesi con una busta paga al di sotto del costo della vita), mentre resta complicatissima la situazione del pubblico impiego. Tre milioni di dipendenti pubblici - un pezzo importante di Italia - sono oggi in sciopero: dipendenti statali, lavoratori della scuola, della sanità, degli enti locali, delle agenzie fiscali, dell'università e della ricerca. Sciopero nazionale, dunque, con manifestazione a Roma: un unico corteo da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni dove, intorno alle ore 12, parleranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Uno sciopero confermato nonostante la convocazione dei sindacati, da parte del governo, per il 3 giugno, anche perché l'offerta è ancora distante anni luce dalle richieste dei lavoratori. "Contro l'indifferenza del governo - ribadisce una nota unitaria dei sindacati confederali - contro l'attacco al contratto nazionale, contro le privatizzazioni e il depotenziamento dei servizi pubblici a scapito dei diritti dei cittadini, per il diritto al rinnovo contrattuale, per una politica salariale che tuteli il potere d'acquisto delle retribuzioni e riconosca la professionalità ai lavoratori, per la valorizzazione