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Unità-Contro la Moratti e l'ignoranza, sabato in corteo a Roma
Contro la Moratti e l'ignoranza, sabato in corteo a Roma di red Il mondo della cultura e dello spettacolo si mobilita contro la riforma Moratti. Un appello di oltre settanta firme - tra cui il po...
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Contro la Moratti e l'ignoranza, sabato in corteo a Roma
di red
Il mondo della cultura e dello spettacolo si mobilita contro la riforma Moratti. Un appello di oltre settanta firme - tra cui il poeta Edoardo Sanguineti, l'astronauta Umberto Guidoni, i registi Gillo Pontecorvo, Citto Maselli, Giuliana Berlinguer, Ugo Gregoretti, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Ettore Scola e Francesca Comenicini, oltre a decine di docenti e ricercatori delle università italiane - è stato sottoscritto proprio "per fermare" l'istruzione targata Letizia Moratti perchè il timore finale è quello di "un paese più ignorante e più diviso".
E tutti i firmatari fanno anche di più: hanno dato la loro adesione alla a grande manifestazione nazionale di sabato 15 a Roma, indetta dal Coordinamento nazionale in difesa del tempo pieno e prolungato, dai Coordinamenti e dai Comitati cittadini di genitori, di lavoratrici e di lavoratori della scuola e dell'Università di numerose città italiane. Ed alla quale hanno già aderito tra le altre sigle, l'Arci, Legambiente, il Cidi, l'Unione degli studenti e quella degli universitari, l'associazione Aprile, la Cgil-scuola e Università, la Cisl-Scuola e tutti i partiti dell'opposizione.
Si legge nell'appello: "Nel complesso contesto storico e culturale attuale, servono persone più che mai in grado di orientarsi e scegliere, di essere consapevoli e in grado di attuare una cittadinanza attiva. C'è bisogno di più cultura per tutti. Questo comporta la necessità di dar vita a percorsi di istruzione, formazione e ricerca di qualità. Le proposte normative del ministro Moratti, nei confronti della scuola, dell'università, delle accademie e delle istituzioni pubbliche di ricerca, vanno nella direzione opposta e svuotano il sistema pubblico di educazione e formazione del nostro Paese. Temiamo che l'esito finale sia un Paese più ignorante e più diviso. Siamo convinti che le riforme Moratti si debbano fermare".
Il primo firmatario, Edoardo Sanguineti, si dichiara convinto che "tutti gli intellettuali democratici dovrebbero mobilitarsi con i lavoratori della scuola con gli studenti con le famiglie per recuperare radicalmente la sua funzione civile e la sua laicità". E sottolinea: "Le scuole di vario grado, erano già state insidiate nei loro fondamenti dall'avvio di riforme sperimentate dai governi di centrosinistra. Adesso però sono gettate in una situazione di vero rischio a favore di interessi molto particolari come dimostra l'insieme di concessioni di cui è stata gratificata la scuola privata e i gravi compromessi compiuti con ideologie di chiaro integralismo".
È quindi necessario "impegnarsi contro l'aziendalismo scolastico - propagandato sotto ingannevoli forme di autonomismo - contro il ristabilirsi di discriminazioni classiste e contro le prospettive di concorrenzialità sul mercato dell'insegnamento che determinano un elitarismo sempre più esclusivo".
La manifestazione è stata indetta per "l'abrogazione" della riforma Moratti della scuola, per il ritiro del decreto attuativo della scuola materna, elementare e media, per fermare i decreti sulla scuola superiore, per bloccare le politiche del governo contro l'Università e la ricerca, per il diritto allo studio e l'accesso ai saperi, contro la precarizzazione del lavoro ed i tagli degli organici e del sostegno, e per l'aumento dei finanziamenti e la qualità della scuola, dell'Università e della ricerca pubblica". L'appuntamento per tutti è per sabato a Roma, in piazza della Repubblica, alle ore 14.