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Unità-Così i figli prendono molto meno dei padri

Così i figli prendono molto meno dei padri MILANO Sta per scattare la riforma delle pensioni e anche per i giovani le novità non sono per niente buone. Secondo un'analisi dell'Ufficio studi dell...

29/07/2004
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l'Unità

Così i figli prendono molto meno dei padri

MILANO Sta per scattare la riforma delle pensioni e anche per i giovani le novità non sono per niente buone.
Secondo un'analisi dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre se si mettono a confronto la stessa situazione lavorativa e anagrafica (60 anni di età e 35 di contributi) di un lavoratore "anziano" che ha "costruito" la sua pensione con il sistema retributivo e di un lavoratore "giovane" che avrà il suo vitalizio calcolato con il sistema contributivo (così come previsto dalla "riforma Dini" per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995) a parità di retribuzione lorda annua pari a 20mila euro, la pensione mensile lorda del "padre" sarà di 1.138,26 euro mentre quella del "figlio" sarà di 871,09 euro. Insomma, per quest'ultimo, il 23 per cento in meno.
È questo lo scenario definito dallo studio, che arriva a questo risultato ipotizzando un incremento minimo annuo della retribuzione pari all'1 per cento. Un incremento di certo inferiore alla realtà che consente, comunque, di ipotizzare la perdita minima per i giovani lavoratori di oggi.
Va ricordato che la riforma pensionistica del governo Berlusconi prevede l'avvio massiccio della previdenza complementare attraverso il trasferimento volontario del Tfr nei fondi pensione. Ma da qui a sostenere che questa seconda gamba del sistema pensionistico compenserà lo squilibrio esistente tra padri e figli - come sostiene l ostesso studio - è tutto da dimostrare.
Pochi giorni fa uno studio della stessa Cgia aveva sottolineato come i redditi elevati, con la riforma fiscale che potrebbe venir presentata con il Dpef (aliquota del 23% sino a 33mila euro di reddito, del 33% per redditi da 33mila a 80mila euro, del 39% da 80mila sino a 500mila euro e del 43% oltre i 500mila euro), non solo godranno di una maggiore riduzione delle tasse rispetto a quelli inferiori ma anche la loro liquidazione (Tfr) sarà più ricca.
In questo caso la Cgia ha effettuato una serie di simulazioni mettendo a confronto i casi di 10 lavoratori dipendenti con la medesima storia retributiva, ma con la data di inizio e di interruzione del rapporto di lavoro diversa.