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Unità: Disabili in classi sempre più numerose

Lo prevede un emendamento alla manovra che abbatte il tetto di venti alunni Le associazioni: a rischio la qualità stessa dell’istruzione e dell’inclusione scolastica

14/07/2010
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l'Unità

Dopo aver rinunciato alle preannunciate disposizioni che avrebbero colpito le persone con disabilità, ora la Commissione Bilancio del Senato rivolge la sua attenzione ai bambini, in una logica di apparente risparmio». È quanto affermano Fand e Fish, le due Federazioni di tutela dell’handicap, che dopo la manifestazione del 7 luglio, non hanno abbassato la guardia su tutto quanto riguardi le persone con disabilità, in particolare i bambini.
UNA PROTESTA SERIA Le federazioni esprimono, quindi, il «loro rifiuto all’emendamento che, se approvato definitivamente, non potrà che creare disagio ai bambini e alle loro famiglie e rendere ancora più devastato un sistema scolastico già messo a dura prova da tagli e misure restrittive. Senza nessun risparmio effettivo. Quell’emendamento va ritirato, abrogato, soppresso nell’interesse di tutti. Compreso del Ministero dell’economia ». La Commissione ha infatti approvato un emendamento (senatori Esposito e Latronico, Pdl) che prevede l’aumento nel numero massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità. Il limite massimo è fino ad oggi di20 alunni. «La prospettiva reale è quella di classi sempre più sovraffollate che mettono a rischio la qualità stessa dell’istruzione e dell’inclusione scolastica. Un atto, quindi, gravissimo che colpisce, ancora una volta, i più deboli». «Siamo seriamente preoccupati. Il Partito democratico, convinto della gravità dell’emendamento, continuerà a dare battaglia in Parlamento»,dice Anna Serafini, presidente Forum Infanzia e adolescenza del Pd. Serafini, informa un comunicato, ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, al quale ha espresso le sue preoccupazioni per le conseguenze dell’emendamento e per il ritardo del Piano di azione per l’infanzia e l’adolescenza.