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Unità-È la Finanziaria del caro-vita

È la Finanziaria del caro-vita Denuncia delle opposizioni: ecco la manovra alternativa che tutela le famiglie Bianca Di Giovanni ROMA Silvio Berlusconi ha deciso di favorire i r...

24/10/2004
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l'Unità

È la Finanziaria del caro-vita

Denuncia delle opposizioni: ecco la manovra alternativa che tutela le famiglie

Bianca Di Giovanni

ROMA Silvio Berlusconi ha deciso di favorire i ricchi. Per questo ha preparato una Finanziaria e un "pacchetto" fiscale (ancora da definire) tutto sbilanciato in favore delle aree e le classi più forti del Paese. Il centro-sinistra crede nel contrario. "Noi riteniamo che un buon governo debba comportarsi nel modo opposto - spiega Vincenzo Visco - la protezione maggiore deve riguardare le aree sociali più disagiate, perseguendo così ad un tempo sia una migliore equità sociale sia l'incremento dei consumi". Parte da qui la "carica" delle opposizioni alla legge di bilancio confezionata da Domenico Siniscalco. Molti gli emendamenti che mirano a tutelare il potere d'acquisto delle famiglie, seguendo l'indicazione pervenuta nei giorni scorsi anche dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Lotta al caro-bolletta
Forse in pochi sanno che ogni anno il governo destina a qualche scopo (da decidere di volta in volta) le multe comminate dalla Autorità Antitrust. A chi sono finite finora queste somme? "A improbabili cosri si formazione al consumo e ad altre forme di sostegno al credito al consumo rimaste sconosciute al pubblico", spiega il deputato ds Sergio gambini. Per il 2004 si tratta di destinare 80 milioni di euro, che non sono proprio bruscolini. Secondo le opposizioni dall'anno prossimo si potrebbero utilizzare, ad esempio, per abbassare l'accise sul gas per il riscaldamento. "Con 80 milioni, se si sconta un centesimo a metro cubo, si riduce la bolletta per i quattro mesi invernali", spiega Gambini. In ogni caso quelle risorse si riferiscono al 2004: non si sa ancora a quanto ammonteranno le multe nel 2005. Per questo nell'emendamento proposto dalla Quercia si chiede semplicemente che le somme vengano "automaticamente" destinate ad iniziative contro il caro-vita, indicando delle macroaree: libri scolastici, Rc auto, carburante per il riscaldamento. L'altra iniziativa sulla bolletta riguarda i costi dell'elettricità. Anche qui occorre smontare dei meccanismi infernali. Ogni famiglia paga una somma da destinare agli incentivi per le energie rinnovabili. Il fatto è che nel "mucchio" delle fonti rinnovabili sono finite anche quelle fonti (cosiddette "assimilate") che sono tutt'altro che ecologiche, come ad esempio gli scarti della lavorazione del petrolio. Ebbene, i cittadini si rtitrovano ad incentivare anche formule altamente inquinanti. "Se si bloccassero tutti i contratti relativi a quelle fonti - continua Gambini - a regime si potrebbero risparmiare 2 miliardi di euro annui". Una cifra gigantesca, oggi a carico dei consumatori.
Attenzione all'ortofrutta
Si propone di indicare nell'etichetta dei prodotti ortofrutticoli, oltre alla provenienza, anche il prezzo alla produzione e, se vi sono, quelli di intermediazione. Un modo per rendere più trasparente la formazione del prezzo finale. "A volte i listini lievitano di 5-6 volte tra il produttore e il rivenditore al dettaglio", spiega il deputato Lino Rava. Proprio per limitare i danni di questi costosi passaggi di mano, si propone anche una serie di incentivi che favoriscono accordi di filiera. "in questo modo si elimina l'intermediazione - continua Rava - e si abbassa il prezzo finale". Ultimamente sono stati siglati accordi per contenere i prezzi nella grande distribuzione. Servono davvero? "Possono affronre l'emergenza - conclude Rava - ma spesso questi sistemi vanno a scapito dei produttori. Dunque, non risolvono gli squilibri del sistema. Noi oggi in Italia siamo di fronte a crisi impressionanti: in Sicilia e in Puglia addirittura l'ortofrutta non si raccoglie neanche più. Non conviene".
Farmaci meno cari
Corposo il "pacchetto" farmaci tra le proposte dell'opposizione. Un emendamento in particolare mira ad abbassare il livello dei prezzi attraverso l'utilizzo di confezioni di diversa grandezza. "Ipotizziamo la prescrizione di "confezioni d'avvio - spiega Augusto Battaglia (Ds) - per terapie usate per la prima volta, al fine di evitare prescrizioni quantitativamente improprie e più costose, e di verificarne la tollerabilità e l'efficacia". Insomma, pacchetti più piccoli per iniziare a provare una terapia. Per la verità l'industria farmaceutica ha già chiarito che spesso ridurre i pacchetti costa di più. "Vero, ma si potrebbero modulare gli interventi - continua Battaglia - Per i farmaci generici, tipo l'Aspirina, si possono prevedere confezioni più grandi, che si tengono in casa a lungo. In questo modo la famiglia può fare una scorta, e contemporaneamente l'industria può risparmiare". Tra le iniziative, anche la proposta di attivare un piano "volto a diffondere l'uso dei farmaci generici - si legge nell'emendamento - ad assicurare un'adeguata informazione del pubblico su tali farmaci".