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Unità-Epifani: noi lavoriamo per salvare il Paese

Epifani: noi lavoriamo per salvare il Paese Livia Turco: "Questa cultura del disprezzo sta portando il governo verso la sconfitta" Giampiero Rossi MILANO "La Cgil continuerà sulla li...

01/06/2004
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l'Unità

Epifani: noi lavoriamo per salvare il Paese

Livia Turco: "Questa cultura del disprezzo sta portando il governo verso la sconfitta"

Giampiero Rossi

MILANO "La Cgil continuerà sulla linea che si è data". È, come al solito, secco il commento del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in replica alla nuova esternazione sguaiata del premier Silvio Berlusconi. "Sono parole che si commentano da sole, che nascondono gli insuccessi e l'assenza di volontà di dialogo con i sindacati e una frettolosa quanto penosa marcia indietro nei confronti del nuovo corso di Confindustria. È evidente - prosegue Epifani - che la Cgil continuerà sulla linea che si è data, a partire dalla piattaforma unitaria con Cisl e Uil, aperta al dialogo con tutte le altre associazioni, a partire da Confindustria, per un dialogo rispettoso e costruttivo. La Cgil è interessata ad uscire dalla crisi e a costruire un diverso futuro per il Pese - conclude Epifani - mentre, anche con queste posizioni, il Governo intende farlo regredire".
Anche dai Ds si succedono le repliche alla nuova provocazione del Cavaliere: "Le dichiarazioni sprezzanti di Berlusconi sulla Cgil e sul dialogo dimostrano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quanto il Presidente del Consiglio non ami il confronto - commenta Livia Turco, responsabile Welfare della Segreteria nazionale Ds - nessun tipo di confronto, da quello televisivo a quello sindacale a quello politico. Ama invece fare monologhi e circondarsi di chi gli dice sempre di sì, e quando questo non gli riesce si inalbera e si lamenta dicendo di essere ingiustamente osteggiato. Questa è la sua idea di dialogo. Ma questa cultura del disprezzo porterà il governo alla sconfitta. D'altra parte - conclude Livia Turco - il vero primato del governo Berlusconi è l'aver alimentato una protesta sociale che ha portato a mettere insieme in molti casi il "diavolo e l'acqua santa", come confermano le proteste di medici, magistrati, insegnanti, degli imprenditori, oltre che dei lavoratori".
Cesare Damiano, responsabile Lavoro della Segreteria nazionale Ds, commenta così le parole di Berlusconi: "Il presidente del Consiglio ha sprecato ancora una volta una buona occasione per tacere. Sono dichiarazioni viscerali che tradiscono il nervosismo del governo di fronte a forze sociali e istituzioni che chiedono a gran voce di tornare a quella concertazione che l'esecutivo ha cancellato. Si chiarisce inoltre da queste parole quale sia la sua idea: un dialogo sociale a senso unico, che non ammette contraddittorio".