Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-I Ds: "Sui libri post riforma metodi polizieschi"

Unità-I Ds: "Sui libri post riforma metodi polizieschi"

Polemica sulle "note" inviate ai dirigenti scolastici perché segnalino chi non adotta i nuovi testi. La Quercia presenta un'interrogazione I Ds: "Sui libri post riforma metodi polizieschi" RO...

02/06/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Polemica sulle "note" inviate ai dirigenti scolastici perché segnalino chi non adotta i nuovi testi. La Quercia presenta un'interrogazione

I Ds: "Sui libri post riforma metodi polizieschi"

ROMA "A nessun docente può essere imposto un libro di testo non gradito perché la scelta una delle fondamentali espressioni della libertà di insegnamento e dell'autonomia didattica. Libertà garantite dalla stessa costituzione. La Moratti invece fa. Adottando metodi anche polizieschi". A denunciarlo è la senatrice Maria Chiara Acciarini (Ds), presentando un'interrogazione parlamentare, alla luce di alcune note riservate giunte ad alcuni dirigenti di istituto da parte di direttori scolastici regionali che hanno "ottemperato" alle indicazioni del direttore generale del Miur, Silvio Criscuoli, impartite sottoforma di circolare lo scorso 24 maggio scorso. Documenti di cui l'Unità aveva parlato proprio ieri. A partire dalla "censura" imposta dal Piemonte. Dove il capo gabinetto del direttore Catalano, Stefano Andreoli, in poche righe (e in forma riservata) comunicava ai presidi delle scuole primarie e secondarie di I° grado della regione di "segnalare tempestivamente all'indirizzo di posta elettronica ufficiogabinetto.usr@scuole.piemonte.it eventuali comportamenti difformi nell'adozione dei libri di testo". O al caso dell'Emilia Romagna dove il direttore generale Lucrezia Stellacci firmava l'invito all'impugnazione delle delibere dei collegi docenti "non conformi". Ma la disobbedienza civile sembra prevalere. Infatti nelle aule di molte scuole docenti e genitori proseguono la loro lotta "anti-Moratti". Una lotta che si caratterizza perché procede a suon di mozioni che, approvate, danno il via libera all'adozione alternativa ai testi della riforma. È scritto su un documento di interclasse della scuola elementare "Vespucci" di Mogliano Veneto che ha riconfermato i libri in auge nei precedenti anni scolastici. È scritto su un documento dell'Istituto Comprensivo "S. Giuseppe Calasanzio" di Milano. Come è scritto sulle delibere del consiglio d'interclasse dell'"Iqbal Masih" di Quartu Sant'Elena (Ca) e di quello del "S.Quasimodo" di Catania. Gli altri non ce ne vogliano. La selezione degli esempi si è imposta poiché fornire un elenco completo dei "controcorrenti" sarebbe stato impossibile. Di contro alcune case editrici - come la Giunti, che inizialmente sembrava disponibile a mantenere in catalogo anche i testi delle "passate edizioni" - comunicano il nuovo listino di vendita dove compaiono solamente quei titoli indicati da viale Trastevere. Altre invece (tra cui Zanichelli e Nicola Milano) azzardano nel confermare la permanenza e la conseguente disponibilità dei testi della scuola pre-Moratti. Almeno per tutto il 2004.
E se il sapere significa innovazione, inclusione e integrazione sociale, fruizione pubblica dei beni culturali e una migliore qualità di vita per tutti, i senatori del centro-sinistra si mettono in viaggio. "In viaggio nell'Italia dei saperi" per ascoltare e conoscere il mondo della cultura impegnandosi a trasformarlo in punto di forza per ogni politica futura. Il via al giro a tappe (20) scatterà il 7 giugno con i senatori Luciano Modica (Ds) e Albertina Soliani (Margherita) che arriveranno in Emilia Romagna.
ch.m.