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Unità: IL MINISTRO «Facciamo studiare anche i genitori»
Si chiamano Ctp, ma per fortuna non hanno niente a che vedere con i tristemente noti luoghi di reclusione degli immigrati clandestini
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Si chiamano Ctp, ma per fortuna non hanno niente a che vedere con i tristemente noti luoghi di reclusione degli immigrati clandestini. L’acronimo sta per «Centri territoriali permanenti» e indica le nuove scuole per l’educazione dei genitori degli alunni italiani. Si tratta di strutture già esistenti in alcuni istituti della Penisola e che dopo le dichiarazioni del ministro Giuseppe Fioroni, nel corso dell’anno scolastico, saranno potenziate ed estese su tutto il territorio nazionale. «Farò studiare anche i genitori» - afferma in un’intervista a Panorama il titolare del dicastero della Pubblica Istruzione. Il motivo di questa singolare dichairazione è l’evidente nesso tra il livello d’istruzione dei genitori e il rendimento scolastico dei figli: «Il 40 per cento dei ragazzi che non supera l’esame di scuola media inferiore o prende solo sufficiente - spiega il ministro - ha madre e padre con livello d’istruzione molto basso». Genitori sui banchi di scuola, dunque, per allungare il proprio periodo formativo e aiutare i figli a migliorare la pagella. Questi centri, già attivi in alcune scuole d’Italia, saranno molto utili: «Nelle zone in cui c’è una forte concentrazione di immigrati - spiegano dal ministero - si occupano anche di insegnare l’italiano ai genitori dei bambini stranieri».