Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: In arrivo duemila ricercatori

Unità: In arrivo duemila ricercatori

Più fondi per l’assunzione dei precari

04/10/2006
Decrease text size Increase text size
l'Unità

SCUOLA E UNIVERSITÀ

Scritta la finanziaria, ora i ministri cercano di spiegarla. Soprattutto se i loro dicasteri sono quelli che erano in predicato di ricevere le sforbiciate più grosse. Fioroni e la scuola, Mussi e l’università. Entrambi non possono dirsi soddisfatti. Entrambi però sono riusciti a strappare a Padoa Schioppa «finanziamenti maggiori del previsto» e «innovazioni di sistema». La legge di bilancio chiede «razionalizzazioni» alla scuola e chiede «sacrifici» all’università, ma serve ai due ministri per strappare provvedimenti quasi rivoluzionari. Come definire altrimenti l’assunzione di 2 mila ricercatori tramite concorso che sarà indetto entro marzo? Fa parte dei provvedimenti chiamati «serietà», come il piano straordinario triennale che il ministro Mussi ha voluto fortemente. Dopo anni di blocco del turn over, di ricercatori pagati una fame, finalmente gli enti di ricerca di tutto il paese potranno assumerne un numero rilevante. «L’idoneità sarà nazionale - spiega il ministro Mussi - pensiamo ad un concorso unico anche se vogliamo valutare la soluzione migliore forti delle esperienze del passato». Il comparto ricerca, per stessa ammissione del ministro, esce meglio dell’università. Rispetto alla finanziaria di Tremonti ci sono 600 milioni di euro in più riuniti in un unico fondo (prima erano quattro) chiamato First (fondo per gli investimenti in ricerca scientifica e tecnologica). Per l’università il fondo di finanziamento ordinario (i soldi con cui le università vanno avanti) aumenta «solo di 100 milioni di euro, meno dell’inflazione». L’altro «punto di sofferenza è il taglio del 50 per cento dell’incremento automatico degli stipendi dei docenti universitari, con le fasce basse penalizzate». Il commento generale non può che essere: «Nell’anno più difficile si parte con un passo più lento». Fioroni è più soddisfatto del collega. Parla di «finanziaria che dà certezza e sicurezza alla scuola italiana». Oltre alle misure già note, ieri il ministro ha precisato le cifre: «400 milioni di «razionalizzazioni e 370 milioni in più per assunzioni dei precari e per tenere le scuole aperte tutto il giorno (100 milioni)». Massimo Franchi