Unità it: Inghilterra: ricerca e bocciature preventive
di Pietro Greco
Valutare la scienza non è affare semplice. Valutarla in maniera preventiva può essere sbagliato. Certo suscita sdegnate reazioni. Se ne sono accorti i dirigenti dell'Engineering and Physical Sciences Research Council (EPSRC), l'agenzia che con un budget di 475 milioni di sterline distribuisce grant (soldi) ai progetti di ricerca di fisici e ingegneri del Regno Unito.
Il meccanismo è noto. I ricercatori presentano i loro progetti di ricerca all'agenzia, che li fa valutare con la consolidata prassi della peer review, l'analisi critica a opera di colleghi tanto esperti quanto anonimi. Sulla base delle valutazioni dei peer reviewers, si stila una classifica nazionale. Chi è più in alto riceve i fondi, chi è più in basso in classifica passa il turno.
Ecco, la novità consiste proprio in quel passare il turno. L'EPSRC ha introdotto il 12 marzo scorso una norma in base alla quale i ricercatori che negli ultimi due anni hanno due o tre progetti di ricerca finiti nella metà bassa della classifica o addirittura scartati nella fase precedente la valutazione dei peer review per manifesta inadeguatezza e che hanno avuto successo in meno del 25% delle proposte, il turno lo passano a tempo indefinito. Insomma, non possono più presentare progetti.
Il motivo di tanta severità è semplice. La valutazione costa. Tempo e denaro, anche se i peer reviewers lavorano gratis. E poiché le richieste di finanziamento tendo ad aumentare, allora per risparmiare è bene scartare automaticamente e in via preventiva chi ha dimostrato in passato scarsa capacità.
L'EPSRC ha finanziato nel 2007/2008 ben 3.200 progetti di ricerca. Con la valutazione preventiva calcola di impedire l'accesso al concorso a non più a non più del 10% dei progetti e del 5% dei candidati, per un totale di 200, al massimo 250 esclusi apriori.
Ma evidentemente non si tratta di un problema di quantità. Bensì di principio. È partita subito una petizione on line, già sottoscritta da 1.200 ricercatori - tra cui molti della Royal Society, la prestigiosa accademia scientifica inglese - per chiedere la revoca di questa nuovo meccanismo. Molti, in caso contrario, minacciano di non fare da peer reviewers.
Il motivo per cui i 1.200 protestano è molto semplice. Anche se fa risparmiare, dicono, la valutazione preventiva è sia ingiusta - nega di fatto a una parte della comunità scientifica il diritto a essere valutati - sia inefficiente: potrebbero così essere esclusi progetti validissimi, con notevole danno per la scienza inglese.
Voi che ne dite?
In Italia si discute molto di valutazione della ricerca. Forse è bene vedere cosa fanno gli altri. E su cosa discutono.
Intanto l'EPSRC ha fatto sapere che il meccanismo è sperimentale. Fra un paio di anni sarà effettuata una valutazione del nuovo meccanismo di valutazione. Ma che fino ad allora la bocciatura preventiva "dei perdenti assidui" resterà in vigore. Il risparmio, prima di tutto.