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Unità it: Scuola, il Tar non ferma la riforma ma circolari Gelmini «illegittime»

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20/07/2010
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l'Unità

Il Tar del Lazio non ha accolto la richiesta di sospensione provvisoria delle circolari sull'organico chiesta dalla Flc-Cgil, da 755 fra docenti, genitori, studenti e amministrativi della scuola e dai comitato scuola della Repubblica, comitato bolognese scuola e Costituzione, Crides. Dunque la riforma delle superiori e l'avvio del prossimo anno scolastico sono salvi: le operazioni relative all'organico, seppur un po' in ritardo, si svolgeranno normalmente. Tuttavia il Tar ha definito «illegittime», riportano i ricorrenti, le «circolari applicative di testi normativi emanati successivamente e pertanto ancora privi di efficacia e di rilievo giuridico».
In pratica il ministero ha dato disposizioni sull'organico ancor prima che fosse diventata legge la riforma delle superiori e su questo passaggio temporale si basava il ricorso.
Il Tar del Lazio ha pubblicato oggi l'ordinanza relativa ai ricorsi n. 4419 e 1785 del 2010 discussi in Camera di consiglio il 19 luglio. «Il castello di carta o meglio di carte con le quali è stato portato avanti il riordino delle scuole superiori attraverso circolari illegittime è crollato miseramente - scrivono, in un comunicato, i ricorrenti -. Il tentativo di riordino delle scuole superiori costruito attraverso circolari e non leggi, come prevedono le norme è fallito».
«E' grave - continua la nota dei ricorrenti - che una riforma di questa portata, la prima della scuola superiore dopo 60 anni, la riforma definita epocale dal ministro gelmini, sia stata costruita nell'illegalità, mettendo in discussione il futuro della scuola e delle giovani generazioni per mere esigenze di bilancio. Ora sta al ministero trarne le conseguenze. Gli chiediamo di ridare serenità alla scuola rivedendo radicalmente le procedure per giungere a una vera riforma, condivisa e pensata per il futuro del nostro paese, rinviando di un anno ogni ulteriore atto, a partire dai trasferimenti del personale della scuola superiore per il 2010/11 che stanno per essere definiti in modo platealmente illegale».
I ricorrenti, poi, annunciano: «per parte nostra non avremo difficoltà a dimostrare i danni collettivi e individuali attuali e diretti come ilTar ci chiede e, dunque, quanto prima ci ripresenteremo con la documentazione insistendo nella nostra giusta richiesta. Avevamo già portato la dimostrazione del caos scolastico causato da questa riforma. Porteremo i casi per nome e cognome, che purtroppo non mancano».