Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: L’architetto: «Un metodo poco efficiente i ragazzi vanno orientati durante il liceo»

Unità: L’architetto: «Un metodo poco efficiente i ragazzi vanno orientati durante il liceo»

Amedeo Schiattarella, presidente dell’Ordine degli architetti di Roma, il più grande d’Italia con 16mila iscritti, qualche riserva sui test ce l’ha

01/09/2008
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Accesso programmato e quiz a dir poco “singolari”. L’idea è che si faccia tutto questo per scoraggiare e alla lunga non ingolfare un mercato già saturo di professionisti. Amedeo Schiattarella, presidente dell’Ordine degli architetti di Roma, il più grande d’Italia con 16mila iscritti, qualche riserva sui test ce l’ha.

Presidente che funzionalità hanno i quiz con Topo Gigio?

«Mi pongo anch’io la stessa domanda, dubito dell’efficienza di questo metodo. Il momento dell’orientamento, della formazione e della scelta devono avvenire durante gli anni del liceo. Facciamo allora capire al ragazzo contenuti e programmi di cosa andrà a fare scegliendo quel corso di laurea invece di un altro».

Troppi professionisti in giro, il mercato non riesce ad assorbirli. Il numero chiuso diventa allora un filtro. È così?

«Non siamo una corporazione, il nostro Ordine continua a registrare una crescita di iscritti. In Italia siamo 130mila, un numero alto a fronte di una delle redditività tra le più basse d’Europa. Secondo alcuni dati, l’85% dei laureati in architettura dopo tre anni trova lavoro, ma non necessariamente nel settore. Molti si convertono, grazie alla flessibilità della professione, nella grafica o nell’arredamento. Questo per dire che non temiamo le sfide e che non abbiamo alcun interesse a chiuderci». m.p.