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Unità-L'odissea infinita dei precari fiorentini

L'odissea infinita dei precari fiorentini Le graduatorie sbagliate costringono circa trecento insegnanti a fare le ore piccole in attesa della nomina Diego Giorgi Nell'odissea dei preca...

28/08/2004
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l'Unità

L'odissea infinita dei precari fiorentini

Le graduatorie sbagliate costringono circa trecento insegnanti a fare le ore piccole in attesa della nomina

Diego Giorgi

Nell'odissea dei precari non è stata scritta ancora la parola fine e il problema è sempre lo stesso, gli errori nella compilazione delle graduatorie. A farne le spese, ieri, sono stati circa trecento insegnanti di sostegno con contratto a termine, che dalle tre di pomeriggio si sono radunati, su convocazione del provveditorato di Firenze, nella scuola Pieraccini Rosselli di via Monte Verde, per l'ufficializzazione delle nomine annuali. Elisabetta Bronzi, un insegnante di 41 anni, si sfoga sconsolata e stanca "siamo stati convocati alle tre del pomeriggio per la formalizzazione delle nomine, sono le nove della sera e ancora siamo tutti qui, dopo ben sei ore ancora non abbiamo iniziato".
Dopo il successo sindacale che a fatto slittare tutte le nomine per la riesamina di tutti i ricorsi, ieri doveva essere la volta dei precari di sostegno di medie e superiori, le cui nomine vengono effettuate sempre prima del resto degli insegnanti. I dirigenti del Csa di Firenze, il provveditorato, si sono presentati come di accordo alle tre del pomeriggio. Hanno scritto e raccolto tutte le numerose ratifiche presentate dai precari per gli innumerevoli errori che hanno infarcito tutte le graduatorie, e sono tornati nella sede del provveditorato, per esaminarle e per correggere gli eventuali errori commessi nelle liste tanto contestate. "Dovevano tornare alle sette del pomeriggio - continua Elisabetta Bronzi - con le graduatorie ratificate. Subito dopo sarebbe dovuto cominciare l'assegnazione delle cattedre, ma ancora non si è fatto vivo nessuno. Praticamente ci hanno "sequestrato" all'interno della scuola. Non ci possiamo muovere per paura che ritornino ed inizino le nomine". Molti dei presenti non sono neppure di Firenze e si sono presentati con i figli al seguito convinti che in poche ore tutto sarebbe finito. Alcune mamme-insegnanti hanno portato i passeggini con i figli piccoli. "È tutto il pomeriggio che aspettano con noi, a turno li facciamo giocare e distrarre ma dopo tutte queste ore sono davvero esausti - confessa una mamma in attesa del ritorno dei dirigenti del Csa. È una vergogna, ne ho sopportate tante ma questa le passa tutte. Siamo praticamente sequestrate in questi locali da sette ore. Mangiamo e beviamo panini ed acqua che a turno ci procuriamo da una latteria e da un alimentari qui vicino". Trecento insegnanti per circa duegento posti da assegnare. "Non possiamo andare via, anche chi sa di essere ultimo nella graduatoria deve rimanere nel caso qualcuno più avanti di lui rinunciasse alla cattedre che gli spetta - spiega sempre Elisabetta Bronzi. Ho paura che finiremo alle cinque di mattina se tutto va bene".
Mario Battistini, della Cgil scuola, afferma si tratti di una situazione "ampiamente prevedibile che si poteva evitare se il Csa si concedeva più tempo per il riesamino dei ricorsi, che non può essere effettuato in sede di nomine. Questo che è accaduto questo pomeriggio è la conferma della bontà delle nostre ragioni. Come Cgil sottolineiamo la totale insipienza della responsabile del Csa di Firenze. Speriamo almeno che questo episodio, grottesco quanto drammatico, faccia ulteriormente slittare le nomine fissate per il trenta agosto".