Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: L’Onda «oscura» i ministri E accende fiaccole al Circo Massimo

Unità: L’Onda «oscura» i ministri E accende fiaccole al Circo Massimo

«Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo i loro siti». L’Onda boicotta la homepage di Tremonti e ci prova anche con Gelmini e Brunetta. Atenei, licei, elementari: continua la protesta. Verso lo sciopero del 14.

03/11/2008
Decrease text size Increase text size
l'Unità

L’Onda non si ferma anzi prepara la «mareggiata». Alcune facoltà sono state disoccupate ma le mobilitazioni negli Ateni non cessano, anzi si moltiplicano in tutto lo Stivale le lezioni all’aperto nelle piazze, i seminari sull’autoriforma, i blocchi della circolazione e le azioni di protesta creativa. «Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo i loro siti. Non ci fermerete»: così l’Onda anomala ieri ha boicottato e firmato la pagina web di Giulio Tremonti, il ministro dell’Economia che a colpi di tagli massacra la scuola, l’Università e la ricerca. Una risposta anche alle denunce promesse da Maroni per chi blocca le lezioni. E le prossime homepage da hacherare saranno di sicuro renatobrunetta.it e mariastellagelmini.it. Già ieri pomeriggio era difficile l’accesso a questi siti. Mentre ForzaGelmini.com nei giorni scosi ha subito la cancellazione dei messaggi a sostegno della Gelmini.

Ieri sera 200 studenti di Ingegneria della Sapienza con le fiaccole e le candele hanno scritto al Circo Massimo di Roma «No 133», per ribadire la loro protesta contro la legge che prevede solo tagli per l’Università e la Ricerca. Firenze nel week-end degli Ognisanti ha celebrato il funerale della didattica. Ad Ancona volantinaggio davanti alle parrocchie. Gli studenti veterinari di Pisa oggi portano gli asinelli in Piazza dei Miracoli. «Assedio culturale» al Politecnico di Milano. In settimana a Valle Giulia, nella facoltà di Architettura è atteso Dario Fo. Stamattina si faranno sentire anche gli studenti delle superiori: ragazzi del Virgilio e di altre scuole del centro hanno intenzione di bloccare i Ponti di Roma, mentre la destra di Blocco studentesco punta ad occupare dei licei. E non si fermano neppure le elementari. Il coordinamento di genitori e insegnanti «Non rubateci il futuro» che fin dai primi giorni di settembre ha dato battaglia al maestro unico della Gelmini, lancia l’idea di presentarsi in classe con un grembiulino con la scritta: «Mi inchino alla legge ma non mi piego ai sorprusi». Il riferimento è al decreto 137 che è diventato legge nonostante l’Italia sia insorta.

L’atunno resta caldo. Il movimento dell’Onda s’interroga su come trasformare «la potenza» dello sciopero generale di giovedì scorso in uno strumento di conflitto continuativo con il governo. Uniriot, il network delle facoltà ribelli, è per promuovere uno sciopero generale «coordinato e continuativo» tra mondo della formazione e del lavoro per «bloccare il paese e la produzione di ricchezza». Oggi pomeriggio nell’assemblea di Ateneo a Fisica alla Sapienza si saprà se questa proposta verrà realizzata o meno. Mentre in calendario ci sono già 2 mobilitazioni nazionali: venerdì prossimo, azioni dislocate città per città. Il 14 novembre la manifestazione nazionale a Roma. Poi una due giorni di assemblea con tutti gli Atenei. All’ordine del giorno: discussione e nuove forme di lotta: come far emergere l’autoriforma degli universitari, valutare che tipo di rapporto eventualmente promuovere con le realtà sindacali.

MARISTELLA IERVASI

ROMA

iervasi@virgilio.it