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Unità-L'ora di religione minuto per minuto

L'ora di religione minuto per minuto Ecco i contenuti dell'intesa Moratti-Ruini per le medie, dallo "studio dei sacramenti" al tema delle Beatitudini Roberto Monteforte ROMA Solo ieri...

28/05/2004
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l'Unità

L'ora di religione minuto per minuto

Ecco i contenuti dell'intesa Moratti-Ruini per le medie, dallo "studio dei sacramenti" al tema delle Beatitudini

Roberto Monteforte

ROMA Solo ieri è stato possibile conoscere il testo dell'Intesa siglata mercoledì dal ministro dell'Istruzione, della Ricerca e della Università, Letizia Moratti, e dal presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Camillo Ruini sugli "obiettivi specifici di apprendimento" che saranno inseriti nelle "Indicazioni nazionali per i piani personalizzati nella scuola secondaria di primo grado".
All'atto della firma del documento, che per essere operativo dovrà essere oggetto di un apposito decreto del Presidente della Repubblica pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, vi è stato tanto spazio ai commenti e alle considerazioni del ministro Moratti e del cardinale Ruini, ma un forte riserbo ha circondato le tre paginette - la prima di presentazione, le altre due sui contenuti - con le quali la Chiesa italiana e il ministero dell'Istruzione hanno indicato ciò che alla luce della riforma scolastica deve essere insegnato nell'ora di religione agli studenti delle scuole secondarie inferiori, le vecchie medie.
Ma vediamoli questi contenuti. Intanto la forma, estremamente sintentica. È l'effetto della riforma Moratti, viene spiegato. Così, come per le altre materie di studio da viale Trastevere non vengono più indicazioni analitiche, come prevedevano i vecchi programmi, ma "Indicazioni nazionali" sintetiche. Adesso anche per l'ora di religione Cei e Miur hanno fissato in modo stringato quali debbano essere gli "obiettivi specifici di apprendimento", cioè quale debba essere il patrimonio di conoscenze che lo studente delle medie deve acquisire attraverso questo insegnamento. Non solo, ma anche le "abilità", cioè le possibilità di applicare ed utilizzare criticamente questi insegnamenti. Non dovrebbe essere un insegnamento catechistico, ma di insegnamento della religione cattolica si stratta.
Tra le "conoscenze" irrinunciabili Cei e Miur al primo punto per le classi prima e seconda indicano la "ricerca umana e la rivelazione di Dio nella storia: il Cristianesimo a confronto con l'Ebraismo e con le altre religioni". Quindi, il percorso di apprendimento prevede la presentazione della Bibbia, "documento storico-culturale e parola di Dio". Quindi si passa a all'"identità storica di Gesù" e "al riconoscimento di Lui come figlio di Dio". Il quarto obiettivo è "la preghiera al Padre nella vita di Gesù e nell'esperienza". Si passa quindi ad indicare come "la persona e la vita di Gesù sono stati rappresentati nella cultura e nell'arte medioevale e moderna in Italia e in Europa". Poi il tema è proprio l'"opera di Gesù, la sua morte e risurrezione e la missione della Chiesa nel mondo". Altro punto indicato come irrinunciabile è la conoscenza dei sacramenti della realtà e della funzione della Chiesa cattolica.
Per gli studenti delle "terze" gli "obiettivi" si fanno più impegnativi. Viene indicato il difficile tema della fede e del rapporto tra fede e scienza, "come letture distinte ma non conflittuali dell'uomo e del mondo". In tempi di società multietnica non poteva mancare "il cristianesimo e il pluralismo religioso", e l'insegnamento di Gesù come "via, verità e vita per l'umanità". Quindi "Il Decalogo" e la novità rappresentata dal "comandamento nuovo di Gesù" e il tema "delle beatitudini per i cristiani". Si passa a "Gesù e la Chiesa nella cultura e nell'arte contemporanea". L'ultimo punto indicato è quello "della vita e della morte nella visione della fede cristiana e nelle altre religioni". Questo insieme di conoscenze deve poter consentire agli studenti approfondimenti e confronti in particolare con le altre confessioni del Libro, l'Ebraismo e l'Islam.
Non vi sono grandi novità. Quello che cambia è la metodologia dell'insegnamento che si fa più interdisciplinare e che invita gli studenti ad indicare i contenuti specifici, nel mondo di oggi oltre che nella storia, del messaggio cristiano dal tema della pace, la giustizia e la salvaguardia del creato, del dialogo. Il confronto interreligioso e interculturale resta posto dal punto di vista "cattolico". Si tratta, infatti, dell'ora di religione cattolica. La scuola italiana non prevede altro. Malgrado siano sempre più numerosi gli studenti di altre culture e sensibilità, non è previsto un insegnamento di storia delle religioni.