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Unità: La battaglia per l’indennità integrativa: strappati 60 euro d’aumento

TRE ANNI DI CONTENZIOSO

26/08/2006
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l'Unità

Una lunga battaglia legale per far valere un principio un diritto sacrosanto. Dal prossimo ottobre circa 100mila docenti della scuola riceveranno in busta paga 60 euro in più ogni mese. Una nota del ministero dell’Economia del 18 agosto conclude una stortura che va avanti dal gennaio 2003 e riguarda l’indennità integrativa speciale. Si tratta di tutti gli insegnanti che prestano ore di insegnamento in più rispetto al loro orario ordinario e che, per contratto, avrebbero avuto tutto il diritto di ricevere questa indennità negata dal governo precedente. Con la stessa nota si dispone anche il pagamento degli arretrati per le ore prestate dal 1 gennaio 2003. «L’incremento medio è di 60 euro mensili ai quali vanno aggiunti gli importi per gli arretrati», anticipa il segretario della Cgil Enrico Panini. In questo modo, «si chiude almeno in parte una vicenda complessa e paradossale. Abbiamo infatti dovuto ricorrere ripetutamente alle vie legali per vedere riconosciuti diritti negati dal ministero, negati anche dopo che una precisa norma contrattuale aveva definito ciò che da tempo era evidente». La vertenza della Flc-Cgil, ricorda Panini, «si è sviluppata nel mezzo di una situazione che registrava, fra l'altro, il forte incremento del numero di docenti coinvolti con le ore eccedenti, considerato che le norme della Finanziaria per il 2003 imponevano l'ampliamento di fatto dell'orario di diversi insegnamenti. L'ostilità del ministero ha comportato un contenzioso molto consistente e un danno per i lavoratori e per l'erario, considerato che il ministero veniva condannato anche a pagare gli interessi». Adesso, conclude il segretario della Flc-Cgil, «è indispensabile che il ministero dell'Economia disponga il pagamento anche per coloro che hanno operato, nelle stesse condizioni, prima del 2003, evitando il permanere di un forte contenzioso, con relativo danno economico per le persone». m.fr.